sabato,Aprile 27 2024

Da Falcomatà al Pd, passando dai consiglieri comunali: ora serve una soluzione alla crisi

Nella maggioranza tutti guardano ai dem. L’annunciata riunione di venerdì deve dare risposte politiche e certezze alla città

Da Falcomatà al Pd, passando dai consiglieri comunali: ora serve una soluzione alla crisi

Nell’intricata vicenda di Palazzo San Giorgio, ormai, tutto può succedere. Anche che della partita si interessino i livelli nazionali del Partito democratico che nella sostanza hanno avallato la presa di posizione dei consiglieri comunali di non entrare in aula nell’ultimo consiglio comunale. Quello che si vorrebbe evitare è invece entrare in scivolata per dirimere la questione, anche perché la convinzione al Nazareno è che la situazione sia vagliata nella maniera giusta a livello locale.
D’altra parte l’iniziativa del gruppo consiliare non è una iniziativa autonoma e isolata ma, spiegano fonti interne al partito, l’epilogo, almeno per il momento, del mandato ricevuto a livello cittadino dal partito. Il che significa che c’è consapevolezza di quello che si sta facendo e che non ci sarebbero fughe in avanti in qualche maniera “non autorizzate”.


Venerdì è il giorno individuato per il confronto, si spera decisivo, tra il partito, gli eletti e il sindaco Falcomatà. Alla riunione potrebbe partecipare anche il senatore Nicola Irto, in qualità di parlamentare interessato alle vicende della propria città.
Le voci circolate su una possibile convocazione del primo cittadino al cospetto degli organi nazionali diventano quindi più una sorta di monito che un tentativo di tarpare le ali alle velleità del sindaco, ancora, dopo un mese e mezzo, alla ricerca della quadra nella formazione della nuova giunta. Né, d’altro canto, può essere interpretato come una sorta di commissariamento rispetto a vicende locali di cui il segretario regionale non ha appunti in agenda.


E così va considerato, a questo punto, il braccio di ferro messo in atto dal gruppo consiliare che suona come un segnale, chiaro e netto, della volontà del partito di non arretrare rispetto alle scelte sui nomi e sui numeri dell’esecutivo che sostiene, da principale forza politica di maggioranza. D’altronde tutti gli altri guardano principalmente al Partito democratico per determinare le loro mosse. Di certo c’è, come detto nei tanti resoconti giornalieri sulla questione, che il punto dirimente sembra essere quello relativo all’applicazione dei criteri fissati dal sindaco Falcomatà che comunque ritiene l’iniziativa dei consiglieri disertori esagerata.


Ecco perché solo il Pd può risolvere una questione che col passare del tempo rischia di aggravarsi, sia sul piano dei rapporti interni alla maggioranza, sia nei confronti della città che non capirebbe il perché di questa estenuante trattativa.

Articoli correlati

top