venerdì,Aprile 26 2024

Artrite psoriasica, arriva una nuova opzione terapeutica

L'Aifa ha approvato la rimborsabilità in Italia di Risankizumab

Artrite psoriasica, arriva una nuova opzione terapeutica

Forti dolori, rigidità e affaticamento, con importanti limitazioni nei movimenti e nella deambulazione. È questo che può provocare l’artrite psoriasica, malattia infiammatoria sistemica che colpisce la pelle e le articolazioni e che interessa circa il 30% dei pazienti con psoriasi. Per trattare questa patologia è ora a disposizione una nuova opzione terapeutica. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti approvato la rimborsabilità in Italia di Risankizumab (150 mg somministrato mediante iniezione sottocutanea) da solo o in associazione con Metotrexato, per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva in adulti che hanno manifestato una risposta inadeguata o un’intolleranza a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia.

Lo rende noto AbbVie. «Dermatologi e reumatologi – rileva Giuseppe Monfrecola, presidente della SIDeMaST (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse) – hanno a disposizione una nuova importante opzione terapeutica per poter aiutare i pazienti a controllare le manifestazioni cutanee e articolari dell’artrite psoriasica in modo significativo e duraturo». La Commissione Europea aveva approvato Risankizumab nell’artrite psoriasica a novembre 2021 grazie ai risultati di due studi clinici di Fase 3, KEEPsAKE-1 e KEEPsAKE-2.

«Esiste un evidente bisogno clinico ancora insoddisfatto – aggiunge Gian Domenico Sebastiani, presidente Sir (Società italiana di reumatologia) – per i pazienti con tale patologia e i risultati degli studi clinici ci confermano che Risankizumab è efficace nel migliorare gli standard di cura sia nei pazienti naïve che in trattamento con farmaci biologici». «La rimborsabilità in Italia di Risankizumab – sottolinea Silvia Tonolo, presidente di Anmar (Associazione nazionale malati reumatici) – può aiutare i reumatologi e i dermatologi a trattare meglio una patologia che colpisce duramente le persone in età produttiva e che troppo spesso viene scoperta e trattata in ritardo». «Ci auguriamo – conclude Valeria Corazza, presidente di Apiafco (Associazione psoriasici amici della Fondazione Corazza) – che questa nuova opzione terapeutica sia resa presto disponibile dalle diverse regioni in tutta Italia».

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