martedì,Ottobre 8 2024

A Reggio la prima edizione del congresso “Intensive care in Rhegion: focus on Sepsis”

Il 10 e 11 maggio palazzo San Giorgio sarà la sede del confronto scientifico su un argomento di stretta attualità

A Reggio la prima edizione del congresso “Intensive care in Rhegion: focus on Sepsis”

Nei giorni 10 e 11 maggio la città di Reggio Calabria ospiterà presso Palazzo San Giorgio, sede dell’Amministrazione comunale, la prima edizione del Congresso “Intensive Care in Rhegion: Focus on Sepsis”, organizzato dalla U.O.C. di Terapia Intensiva e Anestesia del Grande Ospedale Metropolitano e dalla U.O.S.D. Terapia Intensiva Post-Operatoria. Sarà un evento interattivo che consentirà ai partecipanti di confrontarsi con docenti considerati riferimenti internazionali su un argomento di stretta attualità come la sepsi.

Saranno infatti presenti Massimo Antonelli, Professore Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Emergenza Anestesiologiche e della Rianimazione presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma; Paolo Navalesi, Professore Ordinario di Anestesiologia e Direttore della Scuola di Specializzazione di Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore dell’Università degli Studi di Padova; Silvia De Rosa, Ricercatore presso Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche – CISMed dell’Università di Trento, consulente in Anestesia e Terapia Intensiva dell’Ospedale Santa Chiara, APSS di Trento; Massimo Girardis, Professore Associato di Anestesiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena, Direttore di Struttura Complessa di Anestesiologia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Modena; Bruno Viaggi, Responsabile della “Unit for healthcare Associated Infections in Critical Care”dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi.

A moderare le sessioni saranno i Docenti di Anestesia e Rianimazione dell’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, Andrea Bruni, Eugenio Garofalo e Federico Longhini, e dell’Università degli Studi di Messina, Antonio David  e Alberto Noto, coadiuvati da altri esperti sull’argomento provenienti da strutture ospedaliere extra regionali. Animeranno la discussione i rappresentanti delle Terapie Intensive calabresi e dell’area dello Stretto insieme ai Provoker: il Dr. Sebastiano Macheda, Responsabile Scientifico dell’evento, il Dr. Massimo Caracciolo ed il Dr. Marco Tescione. All’interno di un progetto più ampio per il futuro, si parlerà in questa edizione di sepsi, una sindrome clinica contraddistinta da una molteplicità di caratteristiche e potenziali evoluzioni che la rendono un problema globale necessitante di continui aggiornamenti e approfondimenti.

L’U.O.C. di Terapia Intensiva e Anestesia del G.O.M. da tempo è coinvolta in progetti nazionali di formazione e di educazione riguardante la Stewardship antimicrobica e l’antimicrobico resistenza in terapia intensiva, che negli ultimi anni è indubbiamente diventata una delle più complesse sfide che un clinico deve affrontare e che il Grande Ospedale Metropolitano ha posto al centro delle sue attività cliniche. L’uso inappropriato di antibiotici e antimicotici può generare, nel paziente settico e nell’ecologia di reparto, una serie di problemi tra cui l’incremento esponenziale della resistenza agli antibiotici, l’insorgenza di infezioni nosocomiali e l’insuccesso terapeutico.

I nuovi farmaci antimicrobici associati alla microbiologia “fast” per pannelli sindromici rappresentano attualmente una potente arma al servizio del clinico. L’obiettivo di questo progetto è quello di discutere a 360 gradi, tra colleghi, le basi e il razionale di tali principi. La scelta di ospitare l’evento scientifico nel cuore della nostra Città ha l’obiettivo di rendere la stessa, non solo per i due giorni previsti, ma ancora di più in futuro, sede di confronto culturale di livello internazionale e occasione di promozione delle bellezze architettoniche, storiche e paesaggistiche che  caratterizzano il territorio.

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