venerdì,Aprile 26 2024

Coronavirus, nella zona rossa di Palmi tampone solo a chi lo chiede

econdo giorno di blocco nei tre quartieri dove si è sviluppato un focolaio che preoccupa: fatti 350 test, c'è un contagiato in più che fa salire a 9 il numero complessivo

Coronavirus, nella zona rossa di Palmi tampone solo a chi lo chiede

Di Agostino Pantano

Trecentocinquanta tamponi, fatti in un giorno, il cui risultato tiene col fiato sospeso la Calabria per capire l’esatta pericolosità del focolaio di Palmi. Nel secondo giorno di zona rossa, in 3 quartieri della costa, la speranza però intercetta anche un sentimento di ulteriore paura, visto che è salito a 9 il numero dei contagiati. Uno in più, quindi, da quando – domenica pomeriggio – la governatrice Jole Santelli ha deciso di varare una ordinanza che blocca il litorale fino a venerdì.

Posti di blocco ovunque, si entra e si esce dalla zona solo giustificando i motivi essenziali: praticamente si rivedono scene che dopo la fine del lockdown tutti speravano di aver messo alle spalle. «Il numero dei tamponi fatti e il tracciamento eseguito – spiega il sindaco Giuseppe Ranuccio – ci consentono un punto di partenza incoraggiante. Tutti i contagiati erano inseriti nella lista dei possibili contatti con il paziente 1, quindi pensiamo di avere una mappatura completa che grazie all’isolamento a cui abbiamo sottoposto questa zona ci consente di circoscrivere il contagio il più possibile».

«Tutto sta avvenendo in maniera tranquilla – riferisce Luciano Franco della Prociv palmese – alla tenda allestita non si sta verificando nessuna scena di panico e sono tanti che volontariamente si sottopongono a tampone». La volontarietà dello screening e il mancato obbligo della mascherina nella zona rossa rimangono i punti controversi di una ordinanza regionale che, nelle stesse ore in cui anche la Campania ricorreva alla misura drastica – a Mondragone, in provincia di Caserta – ha di fatto bloccato una delle zone turistiche più rinomate nella regione. «Sono convinto – conclude il sindaco – che alla fine dello screening, se i dati dovessero rimanere incoraggianti, potremmo dire che Palmi sarà la località turistica più controllata e più sicura in Calabria».

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