domenica,Maggio 19 2024

Gioia Tauro, un flashmob per chiedere la riapertura dell’ospedale Giovanni XIII

Polisena: «La Piana secondo il rapporto cittadini posti letto dovrebbe averne 650 e ne ha appena 120 nella struttura di Polistena»

Gioia Tauro, un flashmob per chiedere la riapertura dell’ospedale Giovanni XIII

“L’ospedale Giovanni XIII di Gioia Tauro va riaperto”. Questa la parola d’ordine che è riecheggiata nel corso del flash mob,organizzato dall’Associazione “Città della Piana”,davanti alla struttura ospedaliera di Gioia Tauro. Nonostante il maltempo decine di cittadini, associazioni, rappresentati delle Istituzioni, Dirigenti Sindacali, Deputati si sono radunati nella piazzetta antistante all’Ospedale, il quale, è stato detto, ha rappresentato un punto di riferimento della sanità negli ’70,’80,’90 e poi declassato ed oggi ospita un centro covid.

«Riaprire gli ospedali tenendo conto delle esigenze della medicina odierna. La Piana secondo il rapporto cittadini posti letto dovrebbe averne 650 e ne ha appena 120 nella struttura di Polistena” . Questo ha affermato Aldo Polisena, segretario generale dell’Associazione promotrice della manifestazione. I dirigenti Sindacali Celeste Lo Giacco, Segretario Comprensoriale delle Cgil e Michele Brilli ,segretario confederale della Cisl si sono soffermati sulla carenza di personale medico e sanitario.
«Mancano 1500 sanitari nella Provincia di Reggio e 3000 a livello regionale ecco perchè – è stato detto-bisogna bandire i concorsi e assumere giovani medici ed infermieri».

Maria Caridi, dirigente provinciale della UIL sanità e responsabile per gli infermieri del centro covid di Gioia Tauro, ha ringraziato i giovani infermieri e medici che a rischio della propria vita,in condizioni di difficoltà, sostengono i malati di covid ricoverati a Gioia Tauro.
Il dott. Giuseppe Zampogna, neo Presidente dell’associazione dei Sindaci “Città degli ulivi” e Francesco Cosentino, eletto qualche giorno fa Presidente del Comitato, hanno ribadito la volontà dell’Associazione dei Sindaci di chiamare in campo tutti i cittadini e le Associazione, per rivendicare quello che e’ “stato tolto e riaprire i punti di eccellenza delle strutture sanitarie del territorio».

Il sindaco Aldo Alessio ha ricordato i passati storici del Giovanni XXIII affermando che «Gioia Tauro, la Città del Porto, non può non avere una struttura ospedaliera polifunzionale e un centro di emergenza».
Sono intervenuti tra gli altri: Giovanni Tomaselli, il quale ha invitato i Sindaci ad un impegno straordinario; la giornalista Caterina Sorbara, la quale si è dichiarata felice per l’iniziativa che tende a valorizzare l’Ospedale.

Giuseppe Pedà, già Sindaco e Consigliere Regionale, ha condiviso l’iniziativa dell’Associazione, la quale , si batte – ha sostenuto – anche per la riapertura delle ferrovie della Calabria e per una viabilità decente. Su questi temi mi sono sempre battuto anche nel Consiglio Regionale».

Marcello Anastasi, Capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio Regionale, ha affermato «ho proposto che il Consiglio Regionale discutesse della questione sanità in Calabria perchè è assurdo che, nonostante le vicende drammatiche del covid, non si discuta di come organizzare la sanità Regionale».

L’associazione ha dato appuntamento a tutti i presenti all’iniziativa di oggi, davanti a quello che doveva essere il centro per cure palliative, cioeè l’Hospice di Melicucco e oggi emblema degli sperperi della sanità.

top