Reggio, manca un centro per i malati di Alzheimer: anziani e famiglie senza assistenza
Emergenza è anche la necessità di dare un sostegno quotidiano non solo ai pazienti affetti dalla malattia ma anche alle stesse famiglie
Sono 1,2 milioni i malati di Alzheimer in Italia. E ci sono altre 700 mila persone che ancora non sanno di essere malate. La fotografia della patologia, nel mondo, scatta un’immagine che coinvolge 49 milioni di pazienti, con una situazione che porterà, tra 10 anni, ad avere un nuovo malato di Alzheimer ogni 3 secondi. In Calabria i casi sono circa 68mila. La normativa esiste ma non ha mai ricevuto attuazione e per questo, in Calabria, i malati di Alzheimer, restano privi della dovuta assistenza.
L’emergenza sanitaria da coronavirus accentua le difficoltà di un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti e non considera le esigenze dei più fragili. In questo frangente sono dimenticate le esigenze dei centri diurni per i malati di Alzheimer, una realtà che, come più volte denunciato, manca nella città dello Stretto.
Come evidenzia Rubens Curia, portavoce di Comunità competente: «Una famiglia che ha un soggetto con viene bloccata nella sua vita quotidiana, se non ha neanche lo spazio di una mattina e deve sostenere delle spese perché l’ammalato deve seguito attentamente»
Emergenza è anche la necessità di dare un sostegno quotidiano non solo ai pazienti affetti dalla malattia ma anche alle stesse famiglie. «Si pensi ai centri Alzheimer che ci sono a Reggio Emilia o a Roma, ci sono percorsi bellissimi: i giardini dell’Alzheimer, con gli odori, i profumi. Si tratta di cose basilari, cose normali. Ci vorrebbe solo un poco di buona volontà e di programmazione».
Basilari sì ma che basilari non vengono considerate e, nonostante i numeri, manca un centro terapeutico per dare dignità ai malati di Alzheimer.
