Gom, parla Costarella: «Basta allarmismo. Stiamo facendo il massimo, nonostante difficoltà e carenze»
Il direttore sanitario replica punto su punto alle denunce della Uil e conferma: «Attività operatoria in aumento, nessuna lista d'attesa nonostante le sale operatorie non siano a pieno regime con 8 anestesisti positivi»
«Ho sentito la necessità di fare una verifica interna dei dati che sono in nostro possesso – ha confermato il direttore sanitario – e che sono stati elaborati da un esperto di statistica, quindi i dati che abbiamo hanno un valore reale. Dell’ultimo trimestre ottobre – dicembre 2021 perché ancora nel sistema del ministero della salute non sono stati elaborati i dati dal gennaio 2022, quindi, non abbiamo neanche un punto di riferimento nazionale. Dalle nostre percentuali, globalmente la percentuale di mortalità è del 18% questo rispettato a un dato nazionale per lo stesso trimestrale che risulta essere intorno al 25%». Smentisce, dunque, il dato relativo alla mortalità del 30% ribadendo che «notizie di questo tipo possono creare nella popolazione allarmismo ingiustificato perché noi cerchiamo di dare il massimo di fare tutto al meglio. Nell’ultimo periodo l’incremento della mortalità è legato anche al fatto che nei periodi di dicembre e gennaio arrivano più pazienti affetti da covid in ospedale e abbiamo dovuto accettare oltre alle capacità ricettiva dell’ospedale. Questo è un dato di fatto, è un dato reale il fatto che non ci sono altri posti letto disponibili presso la regione. Abbiamo assistito anche i pazienti non trasferibili perché è un ospedale non può rifiutare un paziente che sta male».
Pazienti in barelle nei corridoi
Costarella non nega le difficoltà ma difende la buona fede della gestione: «Quello dell’over Booking non è un fenomeno attuale ma che perdura negli anni perché questo dipende dalla capacità ricettiva di un ospedale e anche della cronica limitatezza dell’organico, cosa che adesso speriamo di risolvere con la nuova amministrazione regionale. L’impegno del Gom è al massimo, ci possono essere delle sacche di inefficienza e anche dei piccoli disguidi quotidiani questo purtroppo è fisiologico in un momento come questo».
Carenza cronica di organico e focolai nei reparti
La direzione non nega le difficoltà pur rimanendo ottimista sulla risoluzione della grave carenza di organico diventata emergenza a causa dei focolai scoppiati nei reparti. «Abbiamo dovuto spostare i pazienti perché è stato registrato un amento di contagi all’interno del personale sanitario in linea con i dati nazionali che sono pubblicati sui siti in tutta Italia. C’è stata un’esplosione di contagi tra il personale socio sanitario e per non chiudere le attività abbiamo rimodulato tutto accorpando reparti e facendo sacrifici enormi ma in questo modo abbiamo continuato ad offrire sempre l’assistenza per le singole specialità. Per qualche reparto è stato necessario un blocco dei ricoveri in elezione ma questo non significa che l’emergenza di quella specialità non è stata garantita».
Ma per il direttore sanitario non è ammissibile parlare di ospedale non sicuro, anzi, alle denunce della Uil circa le condizioni di sicurezza in cui lavora il personale risponde che: «Abbiamo un edificio covid totalmente isolato dall’ospedale. In alcuni reparti, come ostetricia, abbiamo dovuto identificare delle aree covid ma il personale è formato ed è in possesso di tutti i presidi di sicurezza ma è chiaro ormai a tutti che tanto i pazienti quanto il personale si può contagiare sia dentro che fuori dall’ospedale e anche se facciamo i tamponi pre ricovero si possono politicizzare successivamente».
Liste d’attesa
E sull’aumento delle liste d’attesa la smentita è netta: «Quest’anni – conferma Costarella – gli interventi sono in aumento. In alcune specialità le liste sono state azzerate e in altre, come la vascolare, gli interventi sono addirittura aumentati rispetto al 2019 quando ancora non era epoca covid. E pensate che abbiamo 8 anestesisti positivi e quindi le sale operatorie non funzionano a pieno regime. Stiamo cercando di affrontare questo momento difficile, abbiamo reagire quotidianamente a questo impatto. Il COVID non l’abbiamo cercato, lo abbiamo subito e cerchiamo di rispondere tutti i giorni alle difficoltà che ci crea il covid ma non siamo noi il male noi cerchiamo solo il migliore modo possibile per affrontare tutto, probabilmente sbaglieremo anche qualcosa ma a guidarci è l’assoluta buona fede».
Direzione sanitaria in discussione?
E ad essere messa in discussione dalla Uil è anche la gestione aziendale tanto da richiedere l’azzeramento dei vertici. Ma anche su questo unto Costarella rispedisce le accuse al mittente: «Io sono due anni che ho questo incarico e ho affrontato tutta la pandemia dall’inizio fino a oggi. Non intendo rinunciare alla chirurgia perché sarà sempre il mio scopo e la mia missione quello di dare risposte in termini di salute ma mi è stato permesso di occuparmi anche degli altri aspetti organizzativi. Io mi metto al servizio della collettività e sarò presente in qualunque modo e anche per me è stato un enorme sacrificio personale ma fino a quando riterranno che il mio compito e il mio apporto sarà utile io ci sarò, nel momento in cui questo non dovesse essere più nell’interesse unico della collettività non avrò problemi a fare da parte. Resta chiaro che questa è una situazione provvisoria che cambierà a breve».