martedì,Aprile 30 2024

Gom, parla Costarella: «Basta allarmismo. Stiamo facendo il massimo, nonostante difficoltà e carenze»

Il direttore sanitario replica punto su punto alle denunce della Uil e conferma: «Attività operatoria in aumento, nessuna lista d'attesa nonostante le sale operatorie non siano a pieno regime con 8 anestesisti positivi»

Gom, parla Costarella: «Basta allarmismo. Stiamo facendo il massimo, nonostante difficoltà e carenze»
Arriva netta la replica della direzione sanitaria del Grande Ospedale metropolitano di Reggio Calabria alla denuncia della Uil che aveva messo in evidenza dati relativi alla mortalità per covid allarmanti. Dati che sono ancora in fase di verifica così come confermato dal direttore sanitario il dottor Salvatore Costarella.

Dati mortalità covid

«Ho sentito la necessità di fare una verifica interna dei dati che sono in nostro possesso – ha confermato il direttore sanitario – e che sono stati elaborati da un esperto di statistica, quindi i dati che abbiamo hanno un valore reale. Dell’ultimo trimestre ottobre – dicembre 2021 perché ancora nel sistema del ministero della salute non sono stati elaborati i dati dal gennaio 2022, quindi, non abbiamo neanche un punto di riferimento nazionale. Dalle nostre percentuali, globalmente la percentuale di mortalità è del 18% questo rispettato a un dato nazionale per lo stesso trimestrale che risulta essere intorno al 25%». Smentisce, dunque, il dato relativo alla mortalità del 30% ribadendo che «notizie di questo tipo possono creare nella popolazione allarmismo ingiustificato perché noi cerchiamo di dare il massimo di fare tutto al meglio. Nell’ultimo periodo l’incremento della mortalità è legato anche al fatto che nei periodi di dicembre e gennaio arrivano più pazienti affetti da covid in ospedale e abbiamo dovuto accettare oltre alle capacità ricettiva dell’ospedale. Questo è un dato di fatto, è un dato reale il fatto che non ci sono altri posti letto disponibili presso la regione. Abbiamo assistito anche i pazienti non trasferibili perché è un ospedale non può rifiutare un paziente che sta male».

Pazienti in barelle nei corridoi

Costarella non nega le difficoltà ma difende la buona fede della gestione: «Quello dell’over Booking non è un fenomeno attuale ma che perdura negli anni perché questo dipende dalla capacità ricettiva di un ospedale e anche della cronica limitatezza dell’organico, cosa che adesso speriamo di risolvere con la nuova amministrazione regionale. L’impegno del Gom è al massimo, ci possono essere delle sacche di inefficienza e anche dei piccoli disguidi quotidiani questo purtroppo è fisiologico in un momento come questo».

Carenza cronica di organico e focolai nei reparti

La direzione non nega le difficoltà pur rimanendo ottimista sulla risoluzione della grave carenza di organico diventata emergenza a causa dei focolai scoppiati nei reparti. «Abbiamo dovuto spostare i pazienti perché è stato registrato un amento di contagi all’interno del personale sanitario in linea con i dati nazionali che sono pubblicati sui siti in tutta Italia. C’è stata un’esplosione di contagi tra il personale socio sanitario e per non chiudere le attività abbiamo rimodulato tutto accorpando reparti e facendo sacrifici enormi ma in questo modo abbiamo continuato ad offrire sempre l’assistenza per le singole specialità. Per qualche reparto è stato necessario un blocco dei ricoveri in elezione ma questo non significa che l’emergenza di quella specialità non è stata garantita». Ma per il direttore sanitario non è ammissibile parlare di ospedale non sicuro, anzi, alle denunce della Uil circa le condizioni di sicurezza in cui lavora il personale risponde che: «Abbiamo un edificio covid totalmente isolato dall’ospedale. In alcuni reparti, come ostetricia, abbiamo dovuto identificare delle aree covid ma il personale è formato ed è in possesso di tutti i presidi di sicurezza ma è chiaro ormai a tutti che tanto i pazienti quanto il personale si può contagiare sia dentro che fuori dall’ospedale e anche se facciamo i tamponi pre ricovero si possono politicizzare successivamente».

Liste d’attesa

E sull’aumento delle liste d’attesa la smentita è netta: «Quest’anni – conferma Costarella – gli interventi sono in aumento. In alcune specialità le liste sono state azzerate e in altre, come la vascolare, gli interventi sono addirittura aumentati rispetto al 2019 quando ancora non era epoca covid. E pensate che abbiamo 8 anestesisti positivi e quindi le sale operatorie non funzionano a pieno regime. Stiamo cercando di affrontare questo momento difficile, abbiamo reagire quotidianamente a questo impatto. Il COVID non l’abbiamo cercato, lo abbiamo subito e cerchiamo di rispondere tutti i giorni alle difficoltà che ci crea il covid ma non siamo noi il male noi cerchiamo solo il migliore modo possibile per affrontare tutto, probabilmente sbaglieremo anche qualcosa ma a guidarci è l’assoluta buona fede».

Direzione sanitaria in discussione?

E ad essere messa in discussione dalla Uil è anche la gestione aziendale tanto da richiedere l’azzeramento dei vertici. Ma anche su questo unto Costarella rispedisce le accuse al mittente: «Io sono due anni che ho questo incarico e ho affrontato tutta la pandemia dall’inizio fino a oggi. Non intendo rinunciare alla chirurgia perché sarà sempre il mio scopo e la mia missione quello di dare risposte in termini di salute ma mi è stato permesso di occuparmi anche degli altri aspetti organizzativi. Io mi metto al servizio della collettività e sarò presente in qualunque modo e anche per me è stato un enorme sacrificio personale ma fino a quando riterranno che il mio compito e il mio apporto sarà utile io ci sarò, nel momento in cui questo non dovesse essere  più nell’interesse unico della collettività non avrò problemi a fare da parte. Resta chiaro che questa è una situazione provvisoria che cambierà a breve».

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