venerdì,Aprile 26 2024

Casa della salute di Scilla, cittadini in rivolta: «Sulla riapertura del punto di primo intervento ci hanno preso in giro»

Oltre al danno la beffa ed è per questo che anche l'ex capo della protezione civile è tornato per dare forza alla protesta degli scillesi

Casa della salute di Scilla, cittadini in rivolta: «Sulla riapertura del punto di primo intervento ci hanno preso in giro»

«Nel 2011, quindi 11 anni fa questo era un ospedale di eccellenza che serviva un territorio molto ampio e, soprattutto, un territorio disagiato. E, invece di potenziare le strutture territoriali, sono stati soppressi 1800 posti letto. Noi qua in Calabria abbiamo vissuto il covid nelle tende come i terremotati quando c’erano tante tante eccellenze come questa disponibili. Carlo Tansi torna a Scilla e fuori dalla campagna elettorale continua a rivendicare interventi in una struttura ridotta ai minimi termini.

«Scopelliti e Loiero hanno chiuso 18 ospedali in Calabria e non hanno tenuto conto che non eravamo in Pianura Padana dove le strade sono tutte abbastanza piane. Qui i territori sono pieni di frane, sono strade provinciali che crollano continuamente. La comunicazione è difficoltosa». 

Ma la battaglia rimane dopo 4 mesi la riapertura del punto di primi intervento che, dopo diversi annunci non è avvenuto come sperato il primi marzo. «Non c’era nessun decreto di apertura – ha confermato il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone – e questo è vero, ma c’erano indicazioni precise da parte di organismi regionali e provinciali e dal capo del servizio del pronto soccorso e, addirittura, ho visto i turni che andavano dal 1 marzo fino al 31 marzo compresa la notte e in più il direttore sanitario aveva già dislocato alcune persone che sono in altre parti a sostegno del Ppi».

Promesse e passerelle che i cittadini hanno mal accolto dopo l’ennesima promessa disattesa. Ma il tempo dei sit-in è finito e si pensa già una grande manifestazione che riguardi tutta l’area coinvolta. Per questo Ciccone conferma che si tratta di «una battaglia che dobbiamo vincere per confermare i diritti della gente e non ci fermeremo qui perché dopo di questo ci sarà la questione della casa della Salute».

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