Pazienti psichiatrici senza strutture e assistenza, la denuncia dei familiari: «Situazione drammatica»

Il mancato accreditamento delle strutture psichiatriche nella provincia di Reggio Calabria ha allarmato in primis i lavoratori delle cooperative che hanno dichiarato lo stato di agitazione in attesa di incontrare il presidente Occhiuto. Ma anche i familiari che, in assenza di una programmazione, sono allarmati per le sorti dei pazienti psichiatrici della provincia. che oltre alla carenza strutturale vivono un’altra emergenza che riguarda diversi ambiti sanitari.

E le ricognizioni fatte in passato sono finite nel dimenticatoio. Così la presidente dell’Unasm Immacolata Cassalia ha rivolto l’appello al presidente Occhiuto perchè il Grande Ospedale metropolitano da solo non può dare le risposte adeguate alle richieste della parte del territorio più fragile.

I dati

«Nonostante un processo di acquisizione dati ben sviluppato la Regione Calabria si caratterizza per il mancato conferimento nel 2021 dei dati di tutte le Asp presenti in regione per le attività territoriali, per le attività residenziale e semiresidenziale, mentre per posti in strutture psichiatriche attive, pubbliche e private, presenta 18 strutture residenziali, 340 posti, e il 2,2% su ogni 10mila abitanti; 5 strutture semiresidenziali, lo 0,2% per ogni 10mila abitanti». 

Questi i dati che le associazioni “Insieme per la Disabilità” e Unasam Calabria hanno raccolto.

«Anche nelle strutture pubbliche e private, relative ai posti letto, la situazione rimane drammatica: il numero dei reparti è 9, con 73 posti letto, 7 in Day Hospital; nelle case di cura nessun posto letto, posti di degenza ordinaria 73, 7 posti in Day Hospital; i posti di emergenza sono 4,7 per ogni 100mila abitanti, 0,4 in Day Hospital su ogni 100mila abitanti, 5,1 posti letto su ogni 100mila abitanti. Non è neanche rosea la proiezione dei medici e degli psichiatrici, mentre nessun dato arriva sugli utenti trattati, né di sesso né di fascia. Nessun dato sulle 92996 persone straniere residenti in Calabria, nessun dato sugli stranieri in trattamento nei servizi di salute mentale, nessun dato degli utenti trattati per gruppo diagnostico sia femminile che maschile».

I dati mancanti

«Nessun dato sull’incidenza degli utenti trattati (nuovi utenti) per sesso e fascia di età, questo si riflette anche nel gruppo diagnostico e nei trattamenti (first ever) anche per gruppo diagnostico. Nella relazione fra gli utenti trattati nelle regioni manca la Calabria.

Nessun dato sugli utenti presente per le strutture psichiatriche per gruppo diagnostico, sesso e fascia di età in Calabria. Mancano riferimenti alle prestazioni erogate in strutture territoriali, questi indicatori permettono di valutare l’intensità di assistenza erogata agli utenti con sofferenza mentale. Alcun riscontro alle prestazioni domiciliari neanche per fasce di prestazioni. Nessun riscontro degli utenti con diagnosi psichiatriche gravi che hanno abbandonato il trattamento.

Nessun dato sugli utenti presenti in strutture residenziali psichiatriche per tipo di struttura residenziale sia per gruppo diagnostico sia per sesso e fascia di età. Dai dati non risulta nessuna giornata di degenza in strutture residenziali psichiatriche per tipo di struttura residenziale. Nessun dato di durata media del trattamento per sesso e per fascia di età di assistenza residenziale. Sugli ammessi in strutture residenziali psichiatriche in tipologia. Nessun dato di dimissione da strutture residenziali psichiatriche per tipo di struttura erogante nè per tipo di struttura residenziale come se in Calabria non esistessero».

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