sabato,Novembre 9 2024

Ospedale di Locri, ha una crisi respiratoria ma l’elicottero non vola e in ambulanza manca l’anestesista: l’odissea di un paziente

Il 66enne ha atteso circa 5 ore prima di essere trasferito a Catanzaro. «Trasporti inspiegabilmente rifiutati»

Ospedale di Locri, ha una crisi respiratoria ma l’elicottero non vola e in ambulanza manca l’anestesista: l’odissea di un paziente

Ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso per una grave crisi respiratoria ma il mezzo, che doveva giungere da Lamezia, per «condizioni meteo avverse» non è intervenuto. A questo si è aggiunta la lunga attesa per l’arrivo nella fascia di reperibilità di un medico anestesista per l’assistenza in ambulanza. Un’odissea che poteva costare cara ad un paziente della Locride, fortunatamente conclusa a lieto fine, ma che rappresenta solo la punta dell’iceberg di una delle tante falle del sistema sanitario calabrese.

I fatti

Nel pomeriggio del 31 gennaio scorso un 66enne veniva ricoverato d’urgenza presso la Rianimazione dell’Ospedale di Locri con una grave insufficienza cardio-respiratoria. Intubato e collegato al ventilatore meccanico, ha bisogno di un trattamento specialistico non disponibile presso il nosocomio di contrada Verga. Per lui si rende così necessario il trasferimento d’urgenza all’Ospedale “Mater Domini” di Catanzaro per essere sottoposto ad Ecmo. Sono circa le 17:30, si chiede l’attivazione dell’elisoccorso di base a Lamezia essendo la base di Locri (non l’Elisuperficie che rimane aperta anche di notte) già chiusa per effemeridi scadute. Tuttavia, dopo l’esecuzione delle pratiche burocratiche la missione, come già avvenuto in parecchi altri casi, non viene accettata in quanto il pilota di turno presso Lamezia decreta le «condizioni meteo avverse».

Stante la situazione era necessario provvedere al trasferimento urgente con l’ambulanza del 118. Ma qui viene fuori il secondo problema: poiché il paziente è intubato e sottoposto a ventilazione meccanica, il medico dell’equipaggio dell’ambulanza 118 non può effettuare la missione, per effetto di una disposizione del direttore del 118 di Reggio Calabria che, sulla base delle linee guida Siarti, ha sancito la inidoneità del medico del 118 ad assistere i pazienti intubati, per cui l’equipaggio del 118 deve essere integrato, per il trasporto specifico, con un medico anestesista-rianimatore. Durante i giorni feriali però non è prevista (per contratto nazionale) una reperibilità diurna e gli anestesisti-rianimatori presenti in servizio sono tutti impegnati in guardia attiva; pertanto si è dovuto aspettare fino alle 20, orario dal quale inizia la reperibilità di un anestesista-rianimatore fuori servizio attivo. Dopo un nuovo tentativo di attivazione dell’elisoccorso, che dichiarava ancora condizioni meteo avverse, alle 21:30 circa arrivava in Rianimazione l’equipaggio del 118 il trasporto urgente del paziente con l’assistenza dell’anestesista-rianimatore in reperibilità e per fortuna senza nessuna grave conseguenza per l’ammalato.

A quanto si apprende sarebbero diversi nelle ultime settimane i casi analoghi registrati. «I trasporti in elisoccorso sono inspiegabilmente rifiutati – racconta una fonte qualificata – Aspettiamo il prossimo caso per cui è indicato l’utilizzo dell’elisoccorso con rifiuto del pilota per “condizioni meteo avverse” malgrado un tempo caratterizzato da alta pressione, assenza di vento e cielo terso, sperando che tutto vada liscio e non ci scappi il morto?».

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