sabato,Ottobre 12 2024

Medici cubani, l’associazione “Calabria por Cuba”: «Sconcerto per le parole di Corcioni»

Il sodalizio contro il presidente dell'ordine dei medici di Cosenza: «Frasi dal sapore razzista»

Medici cubani, l’associazione “Calabria por Cuba”: «Sconcerto per le parole di Corcioni»

L’associazione “Calabria por Cuba” esprime sconcerto e preoccupazione per la polemica nei confronti dei medici cubani in servizio negli ospedali calabresi, che nei giorni scorsi è stata scatenata sugli organi di informazione dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza.

«Risulta molto grave ed offensiva la posizione assunta dal Presidente Corcioni – si legge in una nota – poiché nel tentativo di sapore razzista di infangare la presenza dei medici cubani negli ospedali calabresi, è giunto perfino a mettere in discussione la loro comprovata competenza e professionalità. È davvero singolare che in Calabria ci possano essere ancora dichiarazioni così faziose e ostili, dopo oltre un anno nel quale abbiamo potuto constatare con mano e direttamente il grandissimo e straordinario contributo che i medici cubani hanno dato alla sanità calabrese, curando ed assistendo con capacità, impegno e qualità tantissimi cittadini e cittadine che quotidianamente sono stati costretti a fare ricorso ai pronto soccorso ospedalieri della regione.

«Pertanto, nel respingere fermamente queste posizioni espressione di un preconcetto discriminatorio, vogliamo esprimere ai medici cubani impegnati in prima linea a tutela della salute della nostra comunità la piena e totale solidarietà dell’associazione Calabria por Cuba, pensando di interpretare il sentimento di vicinanza e di fratellanza che proviene dalla stragrande maggioranza del popolo calabrese. Inoltre, vogliamo riaffermare la validità della scelta coraggiosa assunta dal Presidente della Regione Roberto Occhiuto, che è stata motivata dalla condizione disastrosa e drammatica in cui versa la sanità calabrese. Una scelta che abbiamo sostenuto e condiviso fin da subito, anche perché si muove controcorrente: in un mondo segnato da muri e barriere è assai importante che dalla Calabria sia partito questo messaggio forte di apertura, dialogo e condivisione».

«Peraltro, la presenza dei medici cubani conferma la grande visione di Fidel Castro che in passato aveva più volte detto, “Cuba non esporta bombe, ma medici che salvano le vite“. Ed è proprio così. Cuba, nonostante il bloqueo ultra sessantennale degli Stati Uniti d’America, è riuscita a costruire negli anni un sistema sanitario, educativo, sportivo e culturale di eccellenza, esempio per tutti i paesi in via di sviluppo e la sua sanità è considerata la migliore di tutta l’America Latina. Pertanto, rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Repubblica di Cuba che in un momento di grave emergenza della sanità calabrese ha messo a disposizione le sue risorse per aiutare la nostra regione e per fare in modo che fosse impedita la chiusura di interi reparti e di diversi ospedali, garantendo la prestazione di servizi, assistenza e cure che altrimenti sarebbero stati negati».

«Resta fermo il fatto che ciò evidentemente non rappresenta la soluzione definitiva e strutturale dei problemi della sanità calabrese che richiede scelte nuove e riformatrici che mettano al centro la sanità pubblica contro le privatizzazioni selvagge che stanno cancellando il diritto alla salute dei cittadini» conclude l’associazione.

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