domenica,Ottobre 6 2024

Ospedale di Locri, il manifesto di Mammoliti: «Negato il diritto alla salute»

Il presidente del tribunale per i diritti del malato suona la carica e si appella ai cittadini: «Indignatevi»

Ospedale di Locri, il manifesto di Mammoliti: «Negato il diritto alla salute»

«Vi è in atto un’escalation di balle promosse e cinicamente azionate per distrarre l’attenzione della pubblica opinione creando inenarrabili disagi sociali». Lo aveva promesso e alla fine lo ha fatto Pino Mammoliti. Il presidente del Tribunale per i diritti del malato ha firmato un manifesto affisso per le strade di Locri, con cui pone l’accento sui problemi relativi all’ospedale di Locri, puntando il dito contro il governatore Occhiuto, nelle vesti di commissario regionale alla sanità, e il manager dell’Asp di Reggio Lucia Di Furia.

«Dalle prenotazioni delle visite al Cup alle umilianti attese di chiamata innanzi al Pronto soccorso sino al coinvolgimento di quasi tutti i reparti (Cardiologia, Gastroenterologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Psichiatria, Urologia), quest’ultimi sono al di sotto delle presenze di medici e infermieri necessari per garantire un’utenza sempre più crescente – si legge nel manifesto – per far fronte a questa “Caporetto” spesso si ricorre a medici gettonisti che indeboliscono sempre più il già precario budget economico aziendale». Secondo Mammoliti «drammatica è la situazione di chi vive in attesa del rinnovo dei piani terapeutici. Se a ciò si aggiungono l’assenza di due centralinisti necessari per garantire il servizio diurnamente, e da ultimo la chiusura della centrale operativa del 118 di Reggio, ci rendiamo conto della totale irrilevanza di assessore e consiglieri regionali della nostra provincia».

Ad avviso del presidente del tribunale del malato «l’ospedale è patrimonio indisponibile della comunità locridea, deve servire per garantire il diritto alla salute soprattutto ai più deboli e bisognosi per queste regioni. La difesa del nostro nosocomio e dei servizi che lo stesso dovrebbe offrire è un atto di dignità personale e collettiva verso il quale nessuno deve sentirsi esonerato. Se non lo facciamo noi, la politica e le caricature dei nostri amministratori e di tutti i rappresentanti prefettizi che gestiscono i comuni, ci costringeranno a rivolgerci a maghi e santoni».

Per questo motivo Mammoliti esorta i cittadini della Locride «a partecipare a tutte le azioni di protesta e di indignazione necessarie per difendere il nostro primario diritto, indipendentemente dalla vostra religione, fede e colore politico».

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