Coronavirus, la commissione di Platì bacchetta sulla diffusione di dati sensibili
Le persone citate negli articoli di stampa, rientrano nel novero coloro che hanno deciso di fare rientro, tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, nei territori di origine
Si è avuto modo di apprendere che, nella giornata di oggi, giovedì 12 marzo 2020, sono stati pubblicati su varie testate giornalistiche locali diversi articoli di stampa di analogo tenore che, in violazione della normativa vigente in materia di privacy, hanno reso noto le generalità di alcuni individui sottoposti, su segnalazione del Dipartimento Prevenzione dell’A.S.P. di Reggio Calabria, amisure di profilassi “ quarantena con sorveglianza attiva” presso il loro domicilio nel Comune di Platì.
Le persone citate negli articoli di stampa, rientrano nel novero coloro che hanno deciso di fare rientro, tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, nei territori di origine, a seguito dei provvedimenti più restrittivi inizialmente adottati dal Governo solo per quelle Regioni e quei Comuni primi identificati come “Zona rossa”, ed oggi estesi a tutto il territorio nazionale.
La Commissione straordinaria del Comune di Plati, nello stigmatizzare, in primo luogo, la pubblicazione di dati sensibili, che potrebbero, peraltro, riferirsi a situazioni drammatiche o, comunque, di paura, come tante se ne stanno vivendo in questi giorni non solo dalla nostra comunità nazionale, evidenzia la propria estraneità rispetto ai fatti, sottolineando come “gli obblighi di pubblicazione per la PA” delle ordinanze notificate, in queste ore, presso il domicilio delle persone interessate dalle misure di quarantena, sono stati rispettati mediante la pubblicazione all’albo dell’Ente di provvedimenti opportunamente omissati nelle parti contenenti dati sensibili.
Per completezza di informazione, si aggiunge che i provvedimenti sono stati adottati dal Comune di Platì secondo le disposizioni dell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Calabria n° 3in data 08 marzo 2020, e hanno riguardato esclusivamente persone e/o nuclei familiari già in stato di quarantena volontaria.