domenica,Maggio 12 2024

San Ferdinando, il presidio dei Vigili del Fuoco ancora off limits

Il segretario provinciale Fraschini attacca: «Copiosa fuoriuscita di reflui fognari. La sede sia trasferita a Gioia Tauro»

San Ferdinando, il presidio dei Vigili del Fuoco ancora off limits

«Dallo scorso febbraio, periodo in cui siamo entrati in emergenza pandemia, questa organizzazione sindacale si è da subito battuta affinché l’amministrazione dei Vigili del Fuoco mettesse in campo tutte quelle azioni necessarie a tutelare la salute di tutti i lavoratori del comparto Una lotta estenuante che ha dato i suoi frutti ed attraverso la quale siamo riusciti ad ottenere quegli accorgimenti e quelle tutele che, ad oggi, hanno permesso di tenere lontano il virus da tutte le sedi della nostra provincia».

Inizia così, Giuseppe Fraschini – segretario provinciale Uilpa dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria –  la sua “requisitoria” contro un grave problema affrontato in maniera superficiale da chi è preposto a tutelare i lavoratori.

«Nonostante il continuo pressing – prosegue Fraschini – oggi ci ritroviamo in una situazione a dir poco paradossale e lapalissiana, viste le direttive e le azioni intraprese da tutti gli organi istituzionali a tutela della cittadinanza, che non hanno però fatto breccia nell’amministrazione VF locale, in merito alle pericolose e pregiudizievoli carenze igienico sanitarie che si sono venute a creare presso il presidio VF di San Ferdinando, interessato da una copiosa fuoriuscita di reflui fognari che hanno invaso tutta l’area circostante. Ciò a procurato un patito nocumento per il personale, “obbligato” a convivere con una situazione che è in netto contrasto con le più elementari norme di igiene e sicurezza».

«Le lungaggini tecnico burocratiche che si prefigurano, inoltre, non permetteranno una risoluzione a breve termine delle criticità, necessarie a garantire la salubrità e la dignità dei lavoratori. Per questo – conclude Fraschini – auspichiamo che la nostra amministrazione, immediatamente investita del problema, non si limiti solo ad una grossolana risposta di circostanza, ma provveda, nell’immediato, così come da noi richiesto, a trasferire l’attuale presidio presso la sede portuale di Gioia Tauro, fino alle cessate condizioni di emergenza».

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