martedì,Maggio 7 2024

Comune di Reggio Calabria, Pazzano: «Nessuna operazione trasparenza sulla situazione debitoria»

La proposta di un modello nuovo di finanza ed economia e gli interrogativi del candidato a sindaco nel corso del flashmob di ieri mattina a piazza Italia

Comune di Reggio Calabria, Pazzano: «Nessuna operazione trasparenza sulla situazione debitoria»

Flash mob a piazza Italia ieri mattina di “La strada” per Saverio Pazzano candidato a sindaco di Reggio Calabria. Una manifestazione che, come chiarisce preliminarmente Pazzano, «Serve a fissare l’attenzione su un nuovo modello di finanza ed economia comunale, sappiamo che il debito di questa città è ereditato. Ma non abbiamo avuto, in questi cinque anni e mezzo, nessuna operazione di trasparenza sulla legittimità, o illegittimità, di parte di questo debito. Sappiamo che non ci sono diritti e servizi per noi cittadini. E in questi casi c’è l’arbitrio, e quando c’è l’arbitrio c’è il sopruso».

Alla luce di questa consapevolezza quali sono le richieste avanzate?

«Intanto un’operazione di trasparenza, nell’ottica di una direzione verso cui sta andando tutta l’Italia, con le recenti decisioni dell’Anci. Per quanto riguarda la sospensione del patto di stabilità e del piano di rientro». Ma questo è insufficiente «perché – prosegue – non si tratta di spostare più in là il debito, si tratta di affrontarlo, di chiarire quali sino le responsabilità del debito e perché in questi 5 anni e mezzo si sia deciso di ricontrattare i contratti in essere per dei servizi.

Ad esempio: quello dell’acqua, per cui noi paghiamo tra le tariffe più alte d’Italia a prescindere dal debito del comune. O i servizi della differenziata. Sappiamo solo – afferma il candidato a sindaco – che dobbiamo pagare di più ma non sappiamo per quale motivo non siano messe in atto delle misure di contrasto a questi altissimi pagamenti e a un’erogazione migliore dei servizi. Per altro non sappiamo nemmeno perché dobbiamo pagare degli interessi altissimi con la Cassa depositi e prestiti. Qui non si tratta di derogare temporaneamente al pagamento, ma si tratta di rinegoziarli, di fare ciò che non si è fatto in questi 5 anni in mezzo. La politica non deve fare solo conti di ragioneria. Lamentarsi e dire che la colpa è degli altri serve solo a togliere il pane di bocca ai cittadini».

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