È uscito alle 14.30 circa il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà da una riunione a Roma, a palazzo Chigi, con il ministro Giuseppe Provenzano ed il suo staff. Il primo cittadino ha documentato in una diretta su Facebook gli argomenti nel piatto di discussione.
Si è parlato del bando periferie, la cui convenzione, ricorda il primo cittadino, è stata siglata nell’assemblea Anci dell’ottobre 2016. Ad oggi i 97 comuni della città metropolitana non hanno potuto avviare le gare d’appalto per i progetti presentati. Si tratta di 51 milioni di euro bloccati al ministero del Mezzogiorno e che a causa di intoppi e lentezze buracratiche non sono stati sbloccati.
Per il sindaco ora più che mai è arrivato il momento che siano utilizzati «Sono risorse da dare ai sindaci ed ai comuni, non significherebbe solo per trasformare i comuni e i borghi, ma immettere risorse economiche sul territorio che in questo momento servirebbero a fare ripartire i cantieri».
La seconda notizia è che sono stati firmati i contratti istituzionali di sviluppo quello che manca al completamento del lungomare zona nord e waterfront. «All’interno dei cis –afferma – abbiamo inserto il museo del mare, nelle prossime settimane, il ministro ha garantito che i contratti verranno firmati poi finalmente partirà l’iter per la consegna dei lavori, l’ approvazione del progetto esecutivo e il resto».
E a Roma non poteva mancare la questione rifiuti. «È un tema nazionale – afferma il primo cittadino – il ministero del Mezzogiorno non può non porsi il problema di quanto la Calabria sia in piena emergenza ambientale e al fatto che di fronte a questa emergenza non ci sono soluzioni in atto da parte della Regione». Poi parlando delle dimissioni dei sindaci che hanno alzato le braccia (di fronte all’emergenza rifiuti chiarisce: «Io non mollo di un centimetro, è un regalo che non faremo a nessuno, dovranno passare sul nostro cadavere: sul tema rifiuti ognuno deve prendersi le sue responsabilità – rivolgendosi – Tra un vitalizio e l’altro potete capire che questa è una bomba ecologica che riguarda la nostra Regione? Potete far finta che vi interessi il bene dei cittadini? Potete aiutarci ad evitare il rischio colera?».