venerdì,Aprile 26 2024

Giovani e sport, Toscano: «Educazione e formazione sono una rarità»

L'appello del vicepresidente del Don Milani. «Oggi i ragazzi sono meno spensierati di quanto lo eravamo noi»

Giovani e sport, Toscano: «Educazione e formazione sono una rarità»

«Un alpinista può conquistare la vetta in elicottero, ma la sua soddisfazione sta nella scalata, nei rischi corsi e superati, nella fatica vinta, nei problemi risolti e alla fine, nella gioia d’osservare dalla cima il percorso fatto e il mondo che ora si trova ai suoi piedi. Non è importante ciò che facciamo, ma come lo facciamo e chi non conosce lo sport, quello praticato, è forse portato a considerare quest’attività solo un passatempo, poco utile al proprio avvenire».

«In quest’epoca che viviamo, si opera e si studia solo in funzione di un futuro lavorativo, non sono ammesse distrazioni, questo è anche il destino dei ragazzi d’oggi, la loro adolescenza assomiglia sempre più alla vita che conducono gli adulti. Oltre allo studio, ogni attività è svolta è finalizzata a un progetto e poco al piacere personale, in altre parole il giovane d’oggi è meno spensierato e “giovane” di quanto lo eravamo noi».

«Lo sport non è solo un semplice passatempo, un’attività ristoratrice, ma è anche un mezzo di crescita e una gran parte dei pedagoghi considera lo sport “sano” (e non quello malato di competizione e di protagonismo) un’attività educativa per eccellenza, che permette di raggiungere la maturità con leggerezza e piacere».

«Lo sport di oggi è ancora un’attività rigenerante e divertente, ludica e formativa, amata dai ragazzi e dai giovani? – si chiede il vice presidente del Don Milani Bruno Toscano – come istruttore di atletica per la scuola Barbas di Reggio, che svolge le sue attività presso il campo Coni di Modena, ho costatato un progressivo sviluppo dello sport e dell’attività fisica. Lo sport per molti giovani d’oggi è vissuto come un obbligo ma anche come uno svago, un impegno in più di quelli imposti dalla società, un’attività spensierata ma tecnicamente strutturata e finalizzata alla competizione e alla prestazione».

«Molti giovani vivono lo sport come un mezzo per dimostrare il proprio valore in una perenne sfida con se stessi e gli altri e lo trattano spesso come prodotto da consumare e non da vivere. Lo sport puro, scevro dal contagio capitalistico consumistico, educativo e formativo è diventato una rarità».

Quindi un appello ai giovani d’oggi: «La mia è una speranza che prendiate in mano le redini della vostra esistenza e del vostro futuro anche in ambito sportivo. Questo spunto come vicepresidente dell’associazione di volontariato Don Lorenzo Milani che nasce dai continui incontri che abbiamo avuto in questi anni con il sindaco Giuseppe Falcomatà, che ci ha dimostrato grande vicinanza come grande progettazione. In fin dei conti l’essere umano per sua natura è motivato e regolato da una tensione interiore che lo spinge verso interessi e passioni, la cultura e lo sport devono essere tra questi, anzi, secondo me, sono i più importanti ed è attraverso loro che si nutre in maniera conveniente la vita, il pensiero e l’emotività».

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