domenica,Aprile 28 2024

Villa San Giovanni in lutto per la perdita di Padre Ernesto

Lascia tanti figli e tanti cristiani convertiti dal suo amore e dalla gentilezza che ha accompagnato ogni suo passo

Villa San Giovanni in lutto per la perdita di Padre Ernesto

Due giorni fa arriva quel messaggio che non vorresti mai vedere e che, soprattutto in questo periodo fatto di tante paure e fragilità, fa ancora più male. «Padre Ernesto ha concluso il suo cammino terreno».

Poche parole e tante lacrime anche se lui mi ha insegnato che la morte va vissuta come un riavvicinamento al Padre celeste. Ma quelle parole oggi leniscono solo in parte il dolore di aver perso un padre spirituale e una guida per tanti che, soprattutto a Villa San Giovanni, hanno avuto il privilegio di incontrare Padre Ernesto nella propria strada.

Aveva quasi raggiunto la soglia dei 90 anni e mancava a tutti i suoi fedeli, anche a quelle pecorelle smarrite che lui non ha mai giudicato ma amato in ogni sguardo. Ma il Coronavirs lo ha colpito e non gli ha dato scampo. Questo infimo male terreno, però, non intaccherà i tanti ricordi che legano un’intera comunità a quel parroco che tanto ha fatto per i suoi fedeli. Sempre presente e pronto a dare conforto, spendendosi in prima persona quando necessario.

Nel 2006 celebrò i 50 anni di sacerdozio un lungo cammino che lo ha visto, prima di arrivare a Villa, a Courmyoeur e prima ancora in Sardegna. Chi lo ha incontrato descrive un uomo dedito al servizio degli altri per la Chiesa Universale. «Se non fosse stato per P.re Ernesto non sarei mai andato a Roma nel 2000 e non avrei partecipato alle Catechesi – racconta uno dei suoi fedeli – Cercava i lontani e li sorreggeva nel momento dello sconforto e nell’attitudine ad ascoltare e non giudicare, anche durante la penitenziale. Il suo era sempre una esortazione ad offrire tutto al Signore con l’aiuto “dell’avvocata nostra” come amava sempre dire».

Oggi il suo insegnamento è vivo più che mai e in ogni preghiera ricorderò quella gentilezza e proverò a farla mia perché era quello il suo messaggio più importante, quello che non aveva bisogno di parole, bastava una carezza fraterna per sentire la potenza del perdono. Fai buon viaggio Padre Ernesto e da lassù continua a proteggerci.

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