domenica,Giugno 16 2024

Cimiteri, i forzisti in Consiglio comunale: «A pulire non c’era Castore ma una cooperativa esterna»

Secondo Milia, Maiolino, Caridi: «L'Amministrazione Falcomatà ha utilizzato ancora una volta il discutibile strumento dell’affidamento diretto, senza bando e relativa gara»

Cimiteri, i forzisti in Consiglio comunale: «A pulire non c’era Castore ma una cooperativa esterna»

Sopralluogo dei consiglieri di Forza Italia nei cimiteri del reggino. Antonino Maiolino, Federico Milia e Antonio Caridi continuano il loro viaggio tra le “insolute” dell’amministrazione Falcomatà.

Oltre a rilevare la situazione indecorosa e di mancanza di pulizia, i componenti dell’assise comunale denunciano che «a ripulire i cimiteri non c’erano gli operai della Castore, bensì una ditta privata recentemente incaricata dal Comune di Reggio Calabria. In altre parole l’Amministrazione Falcomatà ha utilizzato ancora una volta il discutibile strumento dell’affidamento diretto, senza bando e relativa gara. Siamo venuti a conoscenza infatti che da qualche giorno per ovviare alle inefficienze palesi la pulizia è stata affidata ad una Cooperativa esterna, confermando quindi l’incapacità di Castore nel sopperire alla mole di lavoro, causata dalla poca disponibilità di uomini e mezzi».

I consiglieri procedono poi con la disamina su quanto visto all’interno dei cimiteri. «Difficile stabilire se sia più ignobile che ogni anno si riproponga lo stesso problema oppure che si aspetti soltanto l’occasione di Ognissanti per tamponarlo. In ogni caso è spregevole che l’attuale Amministrazione comunale non dimostri rispetto neppure per i morti. E non ci riferiamo in questo caso alla questione (ancora in sospeso) dei brogli elettorali, bensì allo stato di totale abbandono in cui versano i cimiteri cittadini, specialmente i principali, Condera e Modena, dove ci siamo recati personalmente per un generale sopralluogo dopo la tempesta di segnalazioni che abbiamo ricevuto.

Erbacce stile città-fantasma e cassonetti stracolmi non sono purtroppo le uniche vergogne sparse qua e là in ogni angolo del camposanto. Lungo le viuzze interne ai luoghi sacri si sono presentati alla nostra vista rifiuti di ogni genere, tombini otturati, opere murarie necessarie finanche della minima manutenzione, mattonelle rotte, bagni pubblici in cui manca l’igiene minima, materiale di risulta di lavori completati o da completare, cornicioni pericolanti, canalette per l’acqua piovana rotte o del tutto assenti (con tanto di acqua cadente sui loculi dei defunti), corone di fiori accatastate. Incuria e sporcizia regnano incontrastate. In poche parole una situazione indegna per i defunti e per le famiglie. Ma non per la ricorrenza di novembre, sempre.

Nelle settimane scorse abbiamo ripetutamente contattato l’Assessorato inoltrando le numerose segnalazioni ricevute, senza però ottenere mai risposte precise o notare miglioramenti rispetto alla condizione di degrado in cui versano i vari cimiteri. Da qui l’idea di recarci sul posto personalmente, insieme».

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