lunedì,Maggio 6 2024

Alloggi a Reggio, Osservatorio sul disagio abitativo: «Pronta l’esecuzione di 218 sfratti»

Nucara: «Chiediamo al prefetto di intervenire perché il Comune non è in condizione di farlo. E le case ci sono»

Alloggi a Reggio, Osservatorio sul disagio abitativo: «Pronta l’esecuzione di 218 sfratti»

È una vera bomba sociale quella che sta per esplodere a Reggio Calabria perché, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sul disagio abitativo, sono 218 gli sfratti che incombono in programma nei prossimi mesi. E altrettante famiglie rischiano di ritrovarsi senza un tetto sulla testa. Si tratta degli sfratti emessi dal Tribunale di Reggio Calabria  negli anni 2020 e 2021  che saranno eseguiti nei prossimi mesi perché il Governo ha tolto il blocco delle esecuzioni  per la pandemia, lo scorso 31 dicembre. Forte l’allarme sociale per la città che non può passare sotto silenzio.

Come chiarito da Giacomo Marino, presidente di “Un modo di mondi”, sottolineando che sono state disattese le promesse di un tavolo sul tema sfratti da concertare con la prefettura. Da Marino partono tre appelli: «Il primo appello è rivolto alle stesse famiglie affinché non subiscano passivamente ed in silenzio lo sfratto  come se fosse una loro colpa ed un loro fallimento, ma di affrontarlo rivendicando il loro diritto alla casa che il Comune gli dovrebbe garantire secondo i trattati internazionali firmati dal nostro paese e secondo la normativa nazionale vigente.  Chiediamo a queste famiglie di rivendicare il loro diritto alla casa unendo le loro voci come già gli enti dell’Osservatorio.   

Il secondo appello è rivolto al Comune di Reggio Calabria rinnovando l’invito al Sindaco ff Brunetti e all’Assessore  Gangemi di modificare radicalmente la scelta finalizzata  alla completa   “dismissione” della  politica degli alloggi popolari. L’ultimo appello al prefetto Mariani,  per chiedergli  che provveda a costituire al più presto il tavolo sfratti richiesto dalla Ministra Lamorgese mettendo  assieme tutte le istituzioni e gli enti interessati al tema in modo da trovare  le soluzioni necessarie per  garantire alle famiglie sfrattate  il passaggio da casa a casa». 

Sulla situazione interviene anche Francesco Nucara dell’Ancadic: «Nel 2020 era stata pubblicata la  graduatoria del Comune per le famiglie in condizione di sfratto abitativo che avrebbero dovuto avere assegnata la casa. Dal 20 dicembre in 30 giorni avrebbe dovuto assegnarle ad personam. Nonostante le sollecitazioni non è stato fatto. Una delle persone si è rivolta al Tar lamentando il silenzio inadempimento.

La risposta del Comune è stata che non è possibile procedere alla assegnazione poichè la regione Calabria nel 2021 avrebbe chiesto allo stesso ente di capire qualcosa di più sul numero degli alloggi disponibili e in particolare sulla costituzione della quota destinata alle famiglie in emergenza. Il Comune in ragione di ciò non può dare disposte a. Dopo un anno a queste persone sono stati riconosciuti i requisiti ma non hanno casa. Chiediamo al prefetto di intervenire perché il Comune non è in condizione di farlo. E le case ci sono».

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