domenica,Maggio 12 2024

Arghillà, il coordinamento di quartiere: «Sempre pronti a collaborare con il Comune di Reggio»

Il coordinamento di Quartiere, composto da associazioni e cittadini della zona, ribadisce il suo impegno nella difesa dei beni comuni

Arghillà, il coordinamento di quartiere: «Sempre pronti a collaborare con il Comune di Reggio»

«Assicuriamo al Sindaco Brunetti, all’assessore all’Urbanistica Battaglia e al Responsabile Unico del procedimento Cutrupi piena collaborazione per superare definitivamente le criticità di Arghillà e rilanciamo le azioni sul quartiere», dichiara in una nota il Coordinamento di Quartiere di Arghillà, composto da associazioni e cittadini della zona impegnati nella difesa dei beni comuni.

«Il Coordinamento facendo seguito a quanto emerso in occasione del Tavolo su Arghillà tenutosi il 21 luglio 2022 nella Piazzetta di Arghillà Nord, e raccogliendo l’invito formulato dal Sindaco per una verifica di attualità sulle necessità del Quartiere e sull’attualità degli interventi previsti dal progetto “A meno che..a mali estremi “ (Pinqua) ha ribadito l’attualità di quanto finora prodotto per il progetto su Arghillà, puntualizzando nel contempo quelle che per il Coordinamento di Quartiere rimangono priorità, soprattutto procedurali e di metodo per evitare che venga vanificato il lavoro finora svolto e si perda una ennesima occasione per risolvere definitivamente la “questione Arghillà”, diventata un’emergenza nazionale», prosegue il Coordinamento di Quartiere di Arghillà.

«Gli interventi strutturali su Arghillà sono stati inseriti molto opportunamnete nel Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua), una delle linee di finanziamento del Pnrr che potrebbe risolvere in via definitiva le innumerevoli criticità di Arghillà, a tutti note e che perdurano da 40 anni, senza che nessuna delle amministrazioni succedutesi nel tempo abbia saputo o potuto risolvere, se non tamponando le emergenze. Ad avviso del Coordinamento di Quartiere, oggi ci sono tutte le condizioni invece perché questa Amministrazione possa riuscire nell’impresa, nell’interesse non solo dei 7.000 cittadini di Arghillà ma di tutta la comunità reggina, per dimostrare che la sinergia tra cittadini e pubblica amministrazione, quando è virtuosa, può cambiare le sorti che sembrano segnate», spiega in una nota il Coordinamento di Quartiere di Arghillà.

«Nel dettaglio, il Coordinamento di Quartiere:

1) conferma la validità del piano tracciato nelle sue linee essenziali per il miglioramento della qualità dell’abitare, per altro già oggetto di approfondite analisi sul territorio e discusso in numerosi tavoli tecnici, che in concreto affronta in modo strutturale le criticità che affliggono il quartiere da oltre 40 anni , a partire dai diritti umani e dai servizi indispensabili, come il sistema idrico e l’ambiente/spazzatura, la governance del territorio e la legalità, la povertà educativa e l’infrastrutturazione fisica e sociale necessaria , tesa a valorizzare il territorio e le sue  agenzie già presenti, quali ad esempio la Parrocchia con il suo insostituibile ruolo sociale, per poi passare a una fase 2 di sviluppo economico e sociale, una volta superate le criticità di sistema che finora hanno impedito qualsiasi ipotesi di crescita civile,(se manca l’acqua, se si vive sepolti sotto la spazzatura, dentro case prive di manutenzione e senza nomi nelle vie, preda dell’illegalità, di che futuro possiamo parlare?) attuando quello che potrebbe essere il futuro, ovvero “Arghillà: da quartiere ghetto a Balcone sullo Stretto”,che rappresenta l’ idea progettuale del Masterplan Green Arghillà a suo tempo elaborato, premiata a Roma dal Mibac nel 2019 e annoverata tra le menzioni speciali del Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa, che prevede tra l’altro la realizzazione dell’”affaccio” sullo Stretto e l’attrattività del nuovo modello di Quartiere per imprese e servizi innovativi, in un quadro sinergico di interventi anche statuali.

2) ribadisce la necessità della designazione da parte dell’Amministrazione di un referente per il Tavolo di Arghillà, del quale se ne conferma la validità e l’eccezionale valenza sociale, un referente unico che possa convocare il Tavolo, sviluppare i contenuti facilitando i rapporti con la macchina burocratica e garantire l’attuazione delle politiche programmate dall’ Amministrazione comunale.

3) evidenzia la necessità di ricevere da parte del Comune di Reggio Calabria l’indicazione di un referente per il progetto “A meno Che …a mali estremi..”, sollecitando nel contempo la tempestiva costituzione di un gruppo di lavoro che possa in tempi brevi ben operare al fine di tradurre in studi di fattibilità e progetti esecutivi gli elaborati, nel rispetto dei tempi previsti dal Ministero che sono presumibilmente molto ravvicinati, confidando che tale figura possa coincidere con il referente per il Tavolo di Arghillà, scelta “operativa” che sarebbe in coerenza con gli obbiettivi progettuali nonché con gli impegni assunti dal medesimo Pinqua, in particolare per tutte le attività inerenti il processo partecipativo di coinvolgimento dei cittadini e di ascolto dei bisogni», spiega in dettaglio il Coordinamento di Quartiere di Arghillà.

«Il Coordinamento, in questo suo importante documento, ha infine ammesso che la complessità delle problematiche su Arghillà richiede diversi livelli di responsabilità con il coinvolgimento di enti comunali, regionali, Aterp, Forze dell’ordine, etc la cui azione non può essere garantita solo dall’Ente Comunale, ma richiede una assunzione di responsabilità diretta da parte dello Stato, garante del rispetto dei diritti umani fondamentali e dei livelli essenziali dei servizi, per il quale il coordinamento ha formalizzato una richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri in data 18 giugno 2022, già protocollata e attualmente in fase istruttoria presso i Ministeri competenti, che se accolta consentirà di risolvere in modo strutturale e non emergenziale le criticità ataviche, in un quadro sinergico Stato/Enti locali/ Cittadini», spiega ancora il Coordinamento di Quartiere di Arghillà.

«Il coordinamento di Quartiere ricorda anche che ha avviato la sua trasformazione in Ente del Terzo Settore, e ha approvato nel consiglio del 5 agosto anche un codice etico di comportamento elaborato con il contributo del Csv del Forum del Terzo settore, di professionisti e accademici, che possa stabilire dei paletti etici, tra associati, cittadini e associazioni che vogliono fare parte del Coordinamento stesso o che intendono operare in collaborazione con lo stesso con l’esclusivo scopo di operare per il bene del Quartiere, al fine di potere avere uno strumento più incisivo nelle sfide complesse che la rinascita di Arghillà richiede», conclude in dettaglio il Coordinamento di Quartiere di Arghillà

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