mercoledì,Maggio 8 2024

Antonio Megalizzi, la sorella Federica: «Grazie ai tanti giovani che tengono viva la sua passione per l’Europa»

Il giovane giornalista radiofonico, nato a Trento da genitori reggini, tra le vittime dell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018

Antonio Megalizzi, la sorella Federica: «Grazie ai tanti giovani che tengono viva la sua passione per l’Europa»

«Le passioni e le idee di Antonio continuano a vivere nell’impegno e nella partecipazione di tanti giovani, amici e colleghi, e anche di persone che si sono lasciate ispirare dalla sua storia. È come se Antonio fosse ancora qui. Anzi Antonio è qui, tra loro». Federica Megalizzi racconta quanto le iniziative promosse dalla fondazione intitolata alla memoria del fratello Antonio riescano ad andare oltre il ricordo. Grazie al contributo di tante persone, esse arrivano a toccare le vite di tanti giovani, a creare spazi in cui possano esprimersi, misurarsi con esperienze nuove e parlare di Europa.

Le radici calabresi e le ali europee

Antonio Megalizzi, l’eterno giovane europeo, era un appassionato giornalista radiofonico, trentino di sangue anche calabrese. La sua voce non si è spenta l’11 dicembre del 2018 quando, allo storico mercatino natalizio di Christkindelsmärik a Strasburgo, rimase vittima di un attentato terroristico.

Spirito intensamente cosmopolita, Antonio si sentiva profondamente un cittadino europeo. Con la sorella Federica ricordava sempre il suo legame affettivo con la Calabria e con Reggio, terra di origine dei genitori Anna Maria e Domenico, dove vivono i nonni.

Raggiunto da un proiettile alla testa, Antonio morì tre giorni dopo l’attentato. Era il 14 dicembre e lui aveva 29 anni e ancora tanta voglia di vivere, di raccontare, di mettere la sua voce al servizio di un’Europa sempre più forte e più coesa. In quell’attentato con lui persero la vita altre quattro persone, tra le quali l’amico e collega Bartosz Orent-Niedzielski, che con lui quest’anno sarà ricordato.

«Un ricordo che è azione e ci dà forza»

«In un momento di così intensa tristezza i miei genitori e io ci sentiamo monto sostenuti dalla partecipazione che registriamo alle iniziative della fondazione. Un coinvolgimento nel quale culmina anche il lavoro profuso durante l’anno. Un motore di energie positive che Antonio riesce ad accendere e ad alimentare e che ci emoziona profondamente. Vedere tanti giovani al lavoro, i nostri ambasciatori preparati ed entusiasti ci motiva a proseguire. Siamo certi che Antonio sarebbe felice di tutto questo. Non abbiamo la pretesa di realizzare tutti i sogni che aveva lui. Certamente siamo presenti nelle scuole per parlare di Europa e siamo impegnati in una attività di informazione corretta sui temi dell’Unione. Obiettivi che erano anche i suoi», spiega ancora la sorella di Antonio, Federica Megalizzi.

“Non Fermiamo Questa Voce”

Il clima di festività natalizie coincide con l’occasione per stringersi nel suo ricordo, accanto alla famiglia. In programma anche quest’anno una serie di iniziative tra le quali spiccano la diretta Instagram in collaborazione con Europhonica di oggi alle 18 e la maratona radiofonica del 14 dicembre. Dalle ore 8:00 alle ore 17:30, il circuito RadUni, sempre in collaborazione con Europhonica, trasmetterà a reti unificate la consueta maratona “Non Fermiamo Questa Voce”. Interverranno redattori, ex redattori, rappresentanti della fondazione e volontari per ricordare tutte le vittime dell’attentato. Un mosaico di voci attraverso le quali a continuare a parlarci c’è anche Antonio Megalizzi.

L’Europa dei giovani nel ricordo di Antonio

L’ironia per cogliere le sfaccettature di realtà composite e la curiosità per soddisfare la sete di conoscenza: così Antonio conduceva la sua attività di giornalista radiofonico, di appassionato reporter, così saziava il suo vivo interesse per la comunicazione e la scrittura. Una passione contagiosa.

«È sempre davvero emozionante vedere Antonio con gli occhi di tanti altri giovani. Per restare più vicini in quei giorni difficili anche quest’anno sarà possibile condividere ricordi, storie, parole e pensieri su Antonio attraverso l’hashtag #antonioperme su Instagram e Twitter. Un’altra straordinaria finestra non solo su Antonio ma sulle giovani generazioni pronte a mettersi in gioco e a confrontarsi con il loro tempo. Che ciò avvenga nel nome e nel ricordo di Antonio ci rende particolarmente fieri e grati a tutte le persone che supportano la fondazione e che ci sostengono con la loro partecipazione», evidenzia ancora Federica Megalizzi che si è soffermata sulle iniziative in programma.

«Il 14 dicembre sarà trasmesso in anteprima anche il podcast “Antonio Megalizzi e il sogno d’Europa” creato da Unica Radio e dedicato alla figura di Antonio. In Piazza Pasi a Trento sarà allestito uno stand per promuovere le iniziative e per illustrare come sostenere i progetti. Sarà anche l’immagine di “Antonio l’Europeo” realizzata da Mauro Biani nel 2018 sarà proiettata sul pannello di fronte a Piazza Dante, nei pressi dell’autostazione».

L’Europa del futuro

Antonio e la sua passione per l’Europa e per il racconto della sua storia, della sua identità e delle sue Istituzioni rivivono nella voce di tanti giovani. Crescono le generazioni che, anche conoscendo la sua storia, si appassionano all’Europa e condividono idee e visioni. «E questo è ciò che lui avrebbe voluto», conclude la sorella Federica.

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