domenica,Maggio 19 2024

Reggio, lo chef Cogliandro è ambasciatore di pace

Un lavoro lungo, portato avanti da un'altra ambasciatrice dell'“Universal peace federation”, reggina d'adozione, Miriam Jaskierowicz Arman

Reggio, lo chef Cogliandro è ambasciatore di pace

È lo chef reggino Filippo Cogliandro il nuovo ambasciatore di pace grazie al presidente Carlo Zonato della Universal peace federation. Un lavoro lungo, portato avanti da un’altra ambasciatrice di pace, reggina d’adozione, Miriam Jaskierowicz Arman in due anni e mezzo con lavoro e dedizione. Premiata la capacità dello chef di creare ponti di amicizia e collegamento tra le persone indipendentemente dalla loro nazionalità.

Uno chef “ambasciatore di pace”

«È una grossa responsabilità – afferma Cogliandro – compio le mie azioni, mi rendo disponibile nei confronti degli altri senza nessun tornaconto. Oggi essere nominato ambasciatore di pace è un impegno molto più gravoso rispetto a prima. È una bella soddisfazione, mi inorgoglisce tantissimo e certamente la città di Reggio Calabria godrà anche di questa nomination. Essere ambasciatore di pace partendo da Reggio in tutto io mondo darà soddisfazioni a un territorio che sovente viene bistrattato è raccontato in negativo».

Mission d’amore

Una nomina arrivata in maniera informale, che a breve sarà formalizzata. Per una missione che passa dall’amore per la cucina e abbraccia il mondo. Un percorso lontano che parte dall’attività dell’artista cosmopolita, Miriam Jaskierowicz Arman relazionatasi con Maria Gabriella Mieli (responsabile per relazioni internazionali interne ed esterne) della Universal Peace generation che l’ha portata ad essere ambasciatrice di pace: «Mi ha onorato con un compito importantissimo».

E poi l’incontro con chef Cogliandro. «Che combatte per i diritti umani – afferma Miriam Jaskerowictz Arman – contro il male e per il bene che, con umiltà ma anche con forza e tenacia, ha creato un ristorante/galleria di classe mondiale nella sua città. Da qui è iniziato il percorso di suggerimento alla Upf di conferire questo titolo importantissimo anche a Filippo. Dopo due anni e mezzo, tra difficoltà e pandemia ora ma siamo riusciti. Sono molto fiera di questo lavoro e di avere accanto a me una persona che rispetto e apprezzo moltissimo una persona onestà, civile».

Per Mieli: «La storia della sua vita, della sua famiglia e quello che ha costruito, costituisce un bagaglio importante per noi».

Il presidente Zonato chiarisce: «Abbiamo avuto il modo di conoscere il tipo di attività formativa che lo chef sviluppa. Come Federazione della pace, ci adoperiamo per costruire una cultura di pace, ponti di collegamento fra le nazioni, sperando che prima o poi le barriere scompaiano. Però possono scomparire anche grazie ad attività come questa dello chef, che creano collegamento tra le persone indipendentemente dalla nazionalità e creano ponti di amicizia. Con questo spirito abbiamo sentito il desiderio di nominare ambasciatore di pace lo chef Cogliandro».

La motivazione

La motivazione del conferimento spiega: “Nello spirito di realizzare la propria visione della pace nel mondo la Universal Peace Federation riconosce come ambasciatore di pace quelle persone la cui vita esemplifica l’ideale di vivere per gli altri e che dedicano se stessi agli ideali di fondazione dell’ufficio. I valori morali universali e familiari, la cooperazione interreligiosa, l’armonia internazionale, il rinnovamento delle Nazioni unite, la promozione delle responsabilità nell’informazione e la realizzazione della cultura della pace, trascendendo le barriere razziali e nazioni e religiose, gli ambasciatori di pace contribuiscono alla realizzazione della speranza di ogni generazione in un mondo di pace e di unità nel quale in dimensione spirituale e materiale della vita sono in armonia. La Upf è orgogliosa di riconoscere quale ambasciatore di pace con questo diploma chef Filippo Cogliandro”.

top