sabato,Maggio 4 2024

Dimensionamento scolastico, ecco la nuova (possibile) mappa degli Istituti dell’area Grecanica

Il pericolo, qualora non si trovasse una soluzione per mantenere determinate autonomie, è letteralmente il futuro di un intero territorio vissuto da oltre 40 mila persone

Dimensionamento scolastico, ecco la nuova (possibile) mappa degli Istituti dell’area Grecanica

Le prime mosse dei comuni lasciano ben intendere quale potrebbe essere il disegno, nei prossimi tre anni, della mappa delle istituzioni scolastiche calabresi. La necessità, dettata dalla legge di bilancio, di procedere ad un accorpamento sostanzioso delle autonomie scolastiche, ha mobilitato le istituzioni cittadine di tutta la regione.

A essere più colpiti sono senza dubbio i centri più piccoli, periferici, le cui scuole per necessità saranno accorpate ad istituti comprensivi le cui sedie amministrative saranno a decine di chilometri di distanza. Volenti o nolenti, nell’Area Grecanica è già così da tempo: se qui i padri fondatori della nostra Nazione ci hanno fornito una importante arma per difenderci, suggellando la tutela delle minoranze linguistiche addirittura nei 12 principi fondamentali della Costituzione, all’articolo 6, la classe dirigente locale e nazionale è stata totalmente incapace, nel corso dei decenni e specialmente gli ultimi, di brandire armi e scudi costituzionali per respingere un depauperamento costante del nostro territorio.

Guardare al passato è quasi totalmente inutile, se non per imparare dai nostri errori. Lo sanno bene gli attuali sindaci della Grecanica che stanno tentando il tutto per tutto pur di mantenere salde le poche autonomie scolastiche presenti sul territorio, cercando di fare squadra rafforzando la presenza scolastica nel territorio ellenofono. Dall’infanzia alla scuola secondaria di I grado, questa potrà essere la possibile nuova mappa delle istituzioni scolastiche nell’Area Grecanica.

A est, il già presente Istituto comprensivo con sede a Bova Marina, e che comprende le scuole di Condofuri e Palizzi e dove confluiscono gli studenti di Bova, si allargherebbe ulteriormente ad est. L’Istituto Comprensivo Brancaleone – Africo, su indicazione del dirigente e su deliberazione delle Giunte Comunali, verrà spacchettato e diviso in due: Brancaleone e Bruzzano – qualora venisse meno l’autonomia che andrebbe garantita dalla legge sulle minoranze linguistiche – hanno chiesto di essere annesse a Bova Marina, Africo e la parte restante dell’Istituto andrà con Bianco.

A Melito Porto Salvo è grande la possibilità che i due Istituti Comprensivi – che ricomprendono le scuole di Melito, Roghudi, San Lorenzo e Bagaladi e fruite anche dai ragazzi di Roccaforte – “Corrado Alvaro” e lo storico “Pasquale Megali” si riuniscano in un unico mega Istituto Comprensivo. Quest’ultimo, in particolare, presenta, una sua forte connotazione identitaria territoriale. La creazione di un’unica istituzione scolastica, che ne deriverebbe con l’accorpamento al Corrado Alvaro con oltre 1000 alunni, aumenterebbe il rischio di favorire una gestione eccessivamente centralizzata a discapito dei plessi più piccoli favorendo così lo spopolamento delle zone periferiche. Specialmente perché il Corrado Alvaro è distribuito con plessi in comuni distanti decine di chilometri e nelle aree interne.

Rimanendo nell’ambito degli istituti comprensivi, infine, nulla cambierebbe ad ovest con l’istituto Comprensivo di Montebello Ionico che già ricomprende le scuole del comune di Motta San Giovanni, frutto di un accorpamento avvenuto recentemente. Il vero nodo cruciale del dimensionamento scolastico sarà quello dei due Istituti Superiori. Due istituzioni storiche che hanno garantito per generazioni la formazione di decine di migliaia di studenti. È plausibile una possibile unione dell’Istituto Familiari di Melito Porto Salvo con l’Istituto Euclide di Bova Marina.

Quale dei due istituti assorbirebbe l’altro è veramente difficile da dire: sebbene l’euclide abbia un numero più elevato di studenti suddiviso in due plessi, uno di recente costruzione a Bova Marina e l’altro – l’Alberghiero – costruendo a Condofuri, l’Istituto Familiari ha sede nel comune più popoloso dell’Area Grecanica. Comune che, negli anni, si è visto privare degli uffici giudiziari, ed il cui nosocomio, il Tiberio Evoli, è sempre ad un passo dalla chiusura. Il Familiari e l’Euclide hanno garantito, negli anni, una pluralità di offerta formativa d’eccellenza. Pluralità che sarebbe impossibile da mantenere in caso di accorpamento, il quale finirebbe per penalizzare e compromettere seriamente il futuro e la prosperità di un territorio abitato da oltre 40 mila persone.

Certo che, con una simile situazione di disagio sociale, poco sarebbe costato al ministro dell’Istruzione (e del merito) Valditara di fermarsi nell’Area Grecanica tra una passerella a San Luca ed una in Città Metropolitana. Qui avrebbe potuto incontrare i sindaci, gli insegnanti, i presidi ed i genitori. Qui avrebbe potuto capire e comprendere quanto la scuola sia fondamentale per il riscatto di questo territorio che, pur non essendo famoso e blasonato, né in vetta alle cronache nazionali, custodisce ancora tesori immateriali che sono fondativi della nostra Nazione, come i padri costituenti sapevano bene più di 75 anni fa.

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