domenica,Aprile 28 2024

Reggio, un viaggio nel cibo dai greci ai giorni nostri con la passeggiata di via Giudecca

Ieri l’evento organizzato per le GEP 2023, dalla comunità patrimoniale della scalinata monumentale che ha festeggiato anche il primo compleanno

Reggio, un viaggio nel cibo dai greci ai giorni nostri con la passeggiata di via Giudecca

Frutta secca, olive e pane, il tutto per accompagnare il vino, da loro stessi introdotto, che bevevano annacquato e sdraiati sui divanetti nei festosi simposi. Sono solo alcune delle tradizioni alimentari dei nostri antenati, i greci fondatori, che in buona parte abbiamo ereditato, illustrate ieri nel corso della passeggiata patrimoniale “Rhegion – L’alimentazione al tempo della Magna Grecia” organizzata dalla comunità della scalinata monumentale di via Giudecca nell’ambito delle GEP 2023. 

Il percorso della passeggiata patrimoniale

Una passeggiata che, come da tradizione della comunità, ha attraversato diversi punti della città, per evidenziare «quel patrimonio sommerso che appartiene ai cittadini e di cui essi stessi sono parte,

perché ogni persona è un patrimonio umano con le memorie che riesce a trattenere in sé e in qualche
modo a tramandare alle generazioni future» ha affermato la presidente della comunità di via Giudecca, Simona Lanzoni. «Questo è il nostro impegno da sempre, in Giudecca, per questo abbiamo sposato le iniziative delle Giornate Europee Patrimoniali organizzando eventi che diffondono e trasmettono l’importanza della cittadinanza attiva, del diritto al patrimonio, i valori culturali» ha proseguito la Lanzoni.
Il tutto è stato trasfuso in un percorso che ha rappresentato una sorta di viaggio dalla Magna Grecia ai nostri giorni, partendo dal MArRC, dove, al piano C, sono state ammirate le meraviglie del periodo magnogreco, le ceramiche, il vasellame, gli utensili da cucina, l’arredo funebre e le decorazioni con scene di cibo, cacciagione, vino e tanto altro. Da qui, la passeggiata ha fatto tappa all’Odeion, l’anfiteatro greco, con Elisabetta Marcianò dell’associazione Inside che ha illustrato il sito dalla scoperta avvenuta nel 1921 alla sua riqualificazione. Terza e ultima parte della passeggiata nella sala di Spazio Open, dove si è tenuto un momento di confronto con gli esperti biologi nutrizionisti dell’Associazione italiana biologi, Valeria Laganà e Vincenzo Sofia, presentati dalla vicepresidente della comunità di via Giudecca, Marica
Monoriti.

Dai “mangiatori di pane” alla dieta mediterranea

Confronto che è partito con un excursus su quella che è stata l’evoluzione del modello mediterraneo e una riflessione sulle origini e l’evoluzione della nostra alimentazione, a partire dalla fondazione greca di Rhegion, in particolare.


«Andare indietro e osservare le nostre radici greche non significa solo osservare le aree archeologiche o le collezioni dei musei, ma anche considerare le tradizioni tipiche alimentari. Un aspetto che accomuna i popoli da secoli è infatti quello del cibo che ha un valore identitario per un popolo e per il suo territorio» ha spiegato la Laganà. Un’alimentazione, quella greca, dei “mangiatori di pane” come si definivano loro stessi per distinguersi da quella dei barbari, mangiatori di carne, che aveva delle caratteristiche particolari che in parte continuiamo ad avere, in parte abbiamo rinnovato. «L’alimentazione calabrese rappresenta una sintesi di questa tradizione, un innesto di metodologie innovative e di condizionamenti ambientali. Tra le caratteristiche ereditate dalla Magna Grecia la frugalità del cibo, la semplicità, costituita da prodotti naturali, come latticini, legumi e vino» ha proseguito la Laganà.
Sull’evoluzione del modello classico greco e la sua contaminazione con il modello barbarico, che ha portato alla nascita del modello alimentare della dieta mediterranea, si è soffermato invece il biologo nutrizionista Vincenzo Sofia. Sul culto del vino, che veniva annacquato e consumato soprattutto nel momento del simposio, abbinato a una grande quantità di dolci, e addolcito con l’unico dolcificante esistente a quei tempi, il miele, si è soffermato Riccardo Cannistraci, delegato per RC dell’AIS insieme al collega consigliere regionale, Santo Daniele Alizzi.

Il simposio nel primo compleanno di via Giudecca

L’evento è culminato con la degustazione del vino greco di Bianco passito dell’azienda agricola Ceratti accompagnato dagli “snack” come ai tempi dei simposi greci per celebrare, con l’occasione, il primo anno di attività della comunità patrimoniale di via Giudecca.
«Oggi è il nostro compleanno, il primo anno di attività, ci siamo costituiti il 24 settembre 2022, proprio in occasione delle Giornate del patrimonio» ha spiegato Simona Lanzoni ricordando le tantissime attività svolte in questi dodici mesi e l’avvio del nuovo anno associativo.

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