martedì,Maggio 7 2024

Omicidio Fortugno, 18 anni fa a Locri il delitto che sconvolse la politica calabrese

Il vicepresidente del consiglio regionale assassinato a Palazzo Nieddu nel 2005. Stamane le celebrazioni

Omicidio Fortugno, 18 anni fa a Locri il delitto che sconvolse la politica calabrese

Sono le 17:22 di domenica 16 ottobre 2005. A Locri sono in corso le primarie dell’Unione. Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale calabrese, è lì, all’interno del seggio. Non sa che quello sarà il suo ultimo giorno di vita. Un killer entra nell’androne di Palazzo Nieddu del Rio col volto coperto. È lì per lui, per il politico ai vertici del consiglio regionale. Lo guarda, lo punta e fa fuoco: cinque colpi di pistola che non gli lasciano scampo. Poi scappa a bordo di un’auto, assieme ad un complice, sfrecciando su corso Vittorio Emanuele, nel centro della città di Zaleuco. Fortugno sta parlando con alcune persone quando quei proiettili calibro 9 segnano la sua fine.

L’indagine e le sentenze

L’indagine, lunga e complessa, ha portato a cinque sentenze e all’ultima condanna a luglio 2014, con l’ergastolo confermato in Cassazione ad Alessandro Marcianò, ex caposala dell’ospedale di Locri, ritenuto la mente di quel delitto eccellente, consumato a Palazzo Nieddu. Secondo le sentenze, Fortugno doveva pagare con la vita l’elezione in consiglio regionale, ottenuta con oltre 8500 voti. Doveva pagare perché i Marcianò avevano supportato un altro candidato, Domenico Crea, poi subentrato a Fortugno ma mai indagato per quel delitto. Prima del caposala, nel 2012, erano stati condannati al carcere a vita suo figlio Giuseppe, Domenico Audino e Salvatore Ritorto, battezzati come gli esecutori materiali dell’omicidio.

I ragazzi di Locri

All’indomani di quel delitto eccellente i giovani della Locride scesero in piazza. Fu la più grande mobilitazione spontanea che si ricordi contro le mafie in Calabria. Sui balconi e sulle finestre dei palazzi di Locri furono esposte delle lenzuola bianche. Nacque “Ammazzateci Tutti” e i sui ragazzi della Locride si accesero i riflettori dei media nazionali. Di loro si accorse anche Adriano Celentano che, definendoli “rock”, li volle ospiti del suo show su Rai1 RockPolitik, mentre a Locri, nell’occasione del primo anniversario dell’omicidio, Jovanotti organizzò un concerto gratuito con artisti locali. Sembrava l’inizio di una nuova primavera. In realtà è stato solo un fuoco di paglia. Svanita l’onda emotiva, di quel sussulto d’orgoglio giovanile a Locri non è rimasto nulla.

Le celebrazioni

La manifestazione che, come consuetudine, prevede il coinvolgimento delle istituzioni e della società civile, prenderà il via stamane alle ore 10.00 con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Caterina e successivamente proseguirà a Palazzo Nieddu dove si terrà la deposizione della corona da parte delle Istituzioni dello Stato. L’iniziativa si concluderà, infine, al cimitero di Locri in cui è prevista la deposizione della corona ad opera del Consiglio regionale della Calabria nella cappella che accoglie le spoglie di Franco Fortugno.

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