Reggio, in esecuzione l’intervento idrico: il Mandela’s office vicino alla riapertura?

L’ostacolo dell’allaccio dell’acqua pare in fase di superamento. Occorrono altri sopralluoghi da eseguire prossimamente ma tutto lascia intravedere una vicina riapertura del Mandela’s Office. L’ufficio di Giustizia riparativa tornerà a essere ospitato all’interno dell’appartamento confiscato di via Diana, dato in gestione al Comune di Reggio Calabria. Si tratta di uno dei beni sottratti al re dei videopoker Gioacchino Campolo. Prima ospitava lo studio legale di Paolo Romeo, condannato nel processo Gotha.

Il recupero dell’esperienza tra le più significative di riutilizzo sociale dei beni confiscati nel panorama nazionale, ha visto impegnato il Comune, nella persona dell’assessore al Welfare Demetrio Delfino. Anche la garante dei diritti delle persone Detenute, Giovanna Russo, ha più volte riunito gli attori interessati, sollecitato e chiesto informazioni in merito, contribuendo a tenere sempre alta l’attenzione.

L’ufficio per la Giustizia Riparativa, Mandela’s Office è stato aperto solo per pochi mesi nel 2018. I problemi di gestione erano iniziati quasi subito, impedendo di fatto all’attività affidata al Centro per la Giustizia minorile per la Calabria di essere avviata in modo stabile.

Il bene inutilizzato e il protocollo inattuato

Ufficio rimasto stato chiuso, e ancora da attuare il nuovo protocollo, sottoscritto ormai nel maggio del 2022, tra Comune, Centro per la Giustizia minorile per la Calabria e, questa volta, anche la Città Metropolitana. L’ente di palazzo Alvaro aveva messo a bilancio 15mila euro per tre anni (di cui uno già trascorso invano). Ciò proprio per andare in aiuto all’amministrazione comunale e contribuire a fronteggiare le spese di gestione che avevano generato le iniziali e cruciali criticità (pagamenti di utenze varie come acqua, riscaldamento, internet).

Per questo nel 2018, a pochi mesi dall’inaugurazione, l’Ufficio aveva chiuso. Nonostante il nuovo protocollo, altri problemi logistici ne hanno fin ad ora impedito la ripartenza. Adesso pare i nodi siano prossimi ad essere sciolti.

La sede per i garanti dei diritti delle persone detenute

La mancata riapertura, oltre a privare il territorio, l’ufficio Servizio sociale per Minorenni e il Centro per la Giustizia minorile per la Calabria di una componente fondamentale per la sua attività a favore dei giovanissimi, ha lasciato i Garanti per le Persone Detenute di Comune e Città metropolitana, rispettivamente Giovanna Russo e Paolo Praticò, senza una sede.

Il secondo protocollo prevede infatti anche tale sede essenziale per l’attività a beneficio dei detenuti. Dunque presto dovrebbe arrivare anche una risposta concreta anche su questo fronte.  

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