sabato,Aprile 27 2024

Reggio, D’Aguì: «Ad Arghillà iniziano i lavori di bonifica delle discariche a cielo aperto»

I cittadini: «Dopo la protesta del 31 ottobre raccogliamo i primi frutti, ma non ci fermiamo qui»

Reggio, D’Aguì: «Ad Arghillà iniziano i lavori di bonifica delle discariche a cielo aperto»

«Si intravedono finalmente i primi risultati della protesta cittadina del 31 ottobre a Palazzo San Giorgio e che ha visto coinvolti 5 quartieri di Reggio Calabria, uniti per lamentare il gravissimo disservizio legato ai rifiuti e che ha condotto l’intera Città a sprofondare in una profonda emergenza igienico-sanitaria. Tanti i cittadini che sono scesi in piazza per rivendicare il diritto alla salute e il diritto a vivere in un ambiente sano e pulito: cose che purtroppo dovrebbero essere garantite e che invece mancano! La gente muore di tumore nel totale immobilismo delle Istituzioni: eppure pare che la prima protesta abbia iniziato a smuovere le coscienze dei nostri amministratori!». È quanto afferma Patrizia D’Aguì, portavoce del gruppo civico “Noi siamo Arghillà”.

Sono iniziati infatti i lavori per la rimozione dei rifiuti dal quartiere di Arghillà: da ieri alcuni camion hanno transitato presso le discariche a cielo aperto del rione, iniziando prelevare finanche le carcasse delle auto bruciate.

In piazza uniti abbiamo chiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, maggiori controlli e addirittura il presidio dell’esercito per mettere fine allo smaltimento illecito di rifiuti e ai roghi ormai quotidiani ed oggi il rione è stato pattugliato da un elevatissimo numero di volanti delle forze dell’ordine: un altro frutto che raccogliamo positivamente, consapevoli che il controllo è alla base di un ambiente che vuole diventare pulito, ordinato e “normale”.

Abbiamo alzato la voce uniti e chiesto che gli interventi non siano occasionali e sporadici ma programmati, puntuali e costanti: ora è il tempo di raccoglierne i frutti! Vigileremo ancora nell’attesa dell’incontro con il Sindaco e la Garante della Salute Annamaria Stanganelli che, presente alla protesta, ha accolto la richiesta di inserire il quartiere di Arghillà nello studio del CNR già in corso per verificare eventuale correlazione tra i veleni sprigionati dai rifiuti bruciati e l’aumento dei casi oncologici nei quartieri oggetto dello studio.

Non ci fermeremo e continueremo a batterci per rivendicare la “vivibilità” e la “normalità” che ci spetta.

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