domenica,Aprile 28 2024

Reggio, donato un defibrillatore alla comunità di San Filippo di Pellaro

Acquistato grazie alla generosità dei partecipanti alla quinta edizione dello “Jamu Summer Festival” e all’aiuto dell’associazione “Il cuore di Andrea” di Roma

Reggio, donato un defibrillatore alla comunità di San Filippo di Pellaro

Sta nelle relazioni “calde”, appassionate, la potenza in grado di avviare e portare a compimento quelle trasformazioni che fanno di un insieme di persone una comunità capace di pensare a sé stessa, di vivere con impegno il proprio presente e immaginare il proprio futuro. Senza proclami, ma con determinazione, umiltà e costanza. È quello che è accaduto lo scorso 26 novembre a San Filippo di Pellaro, con l’installazione in piazza Chiesa, del defibrillatore pubblico e lo svolgimento, nella mattina dello stesso giorno, del Corso di formazione di sei persone alla pratica del massaggio cardiaco e all’uso del defibrillatore. Il coronamento di un percorso iniziato poco più di un anno fa grazie alla generosità dei partecipanti alla quinta edizione dello “Jamu Summer Festival” e all’aiuto prezioso nell’“ultimo miglio” dell’associazione “Il Cuore di Andrea” di Roma, nata nel 2018 e dedicata ad Andrea Pappalardo (1989-2017), giovane studente romano scomparso prematuramente a causa di una rara patologia cardiaca e presieduta da Marialucia Formicola.

L’associazione porta avanti un’intensa opera di sensibilizzazione, finanzia borse di studio per la ricerca, e si propone di creare una rete di associazioni che condividono gli stessi fini nella promozione e tutela della salute. Dal 26 novembre uno dei nuovi nodi della rete è costituito dalla collaborazione tra il “Cuore di Andrea” e “Jamu”, con l’obiettivo condiviso esplicitato dalle parole di Marialucia: «Portare avanti un’intensa campagna di sensibilizzazione e di prevenzione sul tema della morte cardiaca giovanile improvvisa, più diffusa di quanto si pensi che purtroppo non risparmia giovani apparentemente in buona salute e financo bambini.
E lo si fa donando defibrillatori e organizzando corsi per il loro utilizzo, nonchè screening elettrocardiografici gratuiti, attività che hanno un costo e per i quali la raccolta dei fondi avviene attraverso l’organizzazione di spettacoli di beneficenza e l’erogazione di offerte liberali». Marialucia sa molto bene cosa significa il dolore, perché Andrea era suo figlio e nel nome di Andrea un impegno condiviso con il marito e gli altri tre figli, affinché se un cuore si ferma ci sia la possibilità che quel cuore non venga lasciato solo e si faccia di tutto perché riprenda a battere.

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