martedì,Aprile 30 2024

Da Milano a Gioia Tauro, gli emigranti di ritorno: «Al Nord c’è più lavoro, ma qui si vive meglio»

Una coppia della Piana ha deciso di tornare in Calabria: «Lì vita frenetica e poco tempo per la famiglia»

Da Milano a Gioia Tauro, gli emigranti di ritorno: «Al Nord c’è più lavoro, ma qui si vive meglio»

di Giuseppe Mancini – «Abbiamo messo sul piatto della bilancia carriera e denaro o gli affetti e la qualità della vita. A Milano ci sono più occasioni di lavoro, ma il gioco non vale la candela». A dichiararlo una coppia di giovani sposi calabresi che erano emigrati nel capoluogo lombardo per lavorare e sono tornati a vivere a Gioia Tauro, perché sostengono che in Calabria si viva meglio.

Mentre tanti giovani partono, con una catastrofica perdita di residenti che lasciano casa per trasferirsi al Nord in cerca di un futuro migliore, c’è invece chi inverte la rotta e con coraggio decide di ritornare nella propria terra del cuore. I problemi in Calabria sono tanti, ma lo sono altrettanto le virtù.

«Milano è troppo cara, servono due stipendi di un certo livello per vivere dignitosamente – afferma il giovane sposo -. Ritornare al Sud equivale a imporsi su un destino scritto da altri. A Milano la vita è molto più frenetica e non c’è spazio da dedicare ai rapporti. Qui al Sud è tutto più tranquillo, i ritmi sono più umani. Lì anche per andare a lavorare ci si impiega ore e si sta troppo tempo fuori casa, rubando tempo alla famiglia. Per non parlare dei reati di microcriminalità con cui a Milano ci si scontra quotidianamente».

«Conosciamo altri ragazzi che come noi vorrebbero tornare in Calabria – assicura la ragazza – Ai giovani consiglio di fare un’esperienza anche fuori, però, se le condizioni lo permettono, cercare il modo di avvicinarsi a casa, e con le esperienze sviluppate altrove tentare di costruirsi una posizione nel nostro territorio. Le criticità che affliggono la nostra terra sono risapute, ma lo sono anche le potenzialità. Tra dubbi e speranze ci siamo prefissati di vedere la bellezza che ci circonda e di apprezzarla».

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