martedì,Maggio 21 2024

Saldi, i consigli del comitato “Difesa consumatori” per «evitare brutte sorprese»

Al via il 5 gennaio fino al 6 marzo. Il responsabile Pietro Vitelli: «Conservare sempre lo scontrino»

Saldi, i consigli del comitato “Difesa consumatori” per «evitare brutte sorprese»

Il primo vero importante appuntamento per i cittadini consumatori-utenti del nuovo anno 2024, come tradizione vuole è ormai prossimo e, anche quest’anno la data del venerdì 5 gennaio darà il via ai saldi invernali, che  consentirà di fare acquisti (fisici e online) a prezzi scontati: dall’abbigliamento alle scarpe e anche all’intimo e, per i consumatori più esigenti o sofisticati verrà data la possibilità di poter accedere all’acquisto di articoli più stylisch o per adoperare un termine alla moda “must have”, sempre a prezzi scontati. «I consumatori – fa sapere Pietro Vitelli, responsabile del comitato “Difesa consumatori” – sanno bene che i saldi si praticano stagionalmente, in due diversi periodi dell’anno (di solito gennaio per i saldi invernali e luglio per i saldi estivi), hanno un periodo di tempo prestabilito anche perché devono essere limitati solo ed esclusivamente alla vendita della merce della stagione in corso. Attenzione però – prosegue Vitelli – per fare acquisti davvero convenienti senza farsi prendere dalla frenesia del momento basta seguire solo alcune semplici regole che possono farci evitare brutte sorprese».

Aiutare i consumatori a non incorrere in frodi, è compito dei sodalizi di tutela dei diritti quale appunto è il comitato Difesa consumatori, che per l’occorrenza ha stilato una lista di alcune importanti regole da seguire affinché gli acquisti vengano effettuati in modo sicuro e trasparente, atteso che molte volte i commercianti mettono in vendita capi delle collezione di abbigliamento degli anni precedenti rimasti invenduti nei loro magazzini.

Ecco le norme da seguire:
– Cambicontrollare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.
– Ricordarsi sempre di conservare lo scontrino. Un’altra cosa importante è la prova del capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. «È bene – prosegue Vitelli – anche controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Ricordarsi sempre di  conservare lo scontrino.
– Prova dei capi. Un’altra cosa importante è la prova del capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.
– Pagamenti. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche. «Attenzione – raccomanda  Pietro Vitelli – ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi. Infine, per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: fai una denuncia alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata.

“Evitiamo – conclude Vitelli – di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa. Facciamo attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale: la legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di “moda”, cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione». Importante ricordarsi che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante e, in caso di problemi, può intervenire la polizia municipale. La garanzia vale per 2 anni dall’acquisto, quindi attenzione agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese: fotocopiali per poterli esibire al momento opportuno.

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