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21 marzo a Reggio, in memoria dei carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava e di tutte le vittime innocenti delle mafie – FOTO e VIDEO

Nell'ambito delle iniziative di legalità promosse dall'associazione Biesse, il comando provinciale dell'Arma ha accolto una delegazione dell’Istituto tecnico economico Piria Ferraris Da Empoli. Un’occasione per un ricordo che volge al passato ma anche di formazione per guardare al futuro

21 marzo a Reggio, in memoria dei carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava e di tutte le vittime innocenti delle mafie – FOTO e VIDEO

«È stato emozionante vedere scorrere nel filmato quei volti. Sono coloro che, combattendo per tutti noi contro le mafie, sono caduti e non devono essere dimenticati». Alessia Serra della 4^ B Amministrazione finanza e marketing dell’Ite Piria e Pietro Foti 3^F con il sogno di diventare un carabiniere, erano in piedi durante la proiezione, insieme al resto della delegazione dell’Istituto tecnico economico Piria Ferraris Da Empoli di Reggio Calabria. Stamattina, su iniziativa dell’associazione culturale Biesse, hanno celebrato la giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti delle mafie presso il comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.

«Nel ricordo dei due carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava, dediti all’Arma e alla difesa del bene comune, ogni giorno con umiltà e abnegazione, vogliamo ricordare tutti coloro che sono stati uccisi nell’adempimento del loro dovere e di tutte le vittime innocenti delle mafie». Così il capitano Alessandro Ciuoffo, accogliendo stamane studentesse e studenti che hanno assistito alla proiezione di un filmato sul tema della giornata e di un video dedicato all’attività dell’Arma. Poi un articolato momento nell’area esterna del Comando. Sono stati mostrati alcuni strumenti ed equipaggiamenti in dotazione all’Arma e sono state illustrate alcune attività specifiche che l’Arma svolge quotidianamente nell’espletamento del controllo e della difesa del territorio.

Dunque un’occasione per un ricordo che volge al passato ma anche di formazione per guardare al futuro.

La memoria del passato e le possibilità future

«Nell’ambito del protocollo di intesa con l’associazione culturale Biesse, abbiamo anche oggi partecipato a questo momento di riflessione e di memoria delle vittime innocenti delle mafie. È un percorso di legalità che non ci ha visti coinvolti solo oggi. Il nostro obiettivo è proprio quello di poter coinvolgere i giovani nella conoscenza della storia per meglio comprendere la realtà, acquisendo le conoscenze trasversali note dome soft skills. Nell’occasione odierna siamo per altro riusciti a valorizzare anche un aspetto formativo per noi fondamentale.

Le attività pratiche e dimostrative poste in essere questa mattina presso il comando dei Carabinieri sono state interessanti. Nel nostro istituto c’è proprio un indirizzo deputato proprio alle Forze armate e Forze dell’ordine. Una preziosa occasione, dunque di approfondimento e formazione». Così Anna Rita Galletta, dirigente scolastica Ite Piria Ferraris da Empoli di Reggio Calabria. La delegazione di studenti questa mattina è stata accompagnata anche dalla vicepreside Patrizia Praticò e dai docenti Giuseppa Simone, Giovanni Fugà e Rita Caridi.

Idee da custodire e gambe forti per farle camminare

«Prosegue anche e soprattutto oggi il nostro impegno anche per la memoria. Tantissimi i progetti che promuoviamo con le scuole calabresi e anche fuori regione. Oggi in particolare siamo qui per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie attraverso la storia dei due carabinieri Fava e Garofalo. Furono uccisi trent’anni fa e ai quali è intitolata la scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria.

Oggi la delegazione studentesca ha potuto guardare anche più da vicino la quotidianità dell’essere carabiniere al servizio dello Stato. Un esempio valoriale che dovrebbe guidare la vita di tutta la comunità. Occorre continuare a sensibilizzare e a risvegliare le coscienze. Giovanni Falcone diceva che gli uomini passano ma non passano le loro idee che camminano sulle gambe di altri uomini. Occorre pertanto conoscere quelle idee, custodirle e avere gambe forti e ferme per continuare a portarle avanti». Così Bruna Siviglia, presidente dell’associazione culturale Bene sociale Biesse di Reggio Calabria.

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