martedì,Aprile 30 2024

A Reggio 90 promesse della scienza impegnate nella finale dei campionati nazionali di Astronomia

Al via stamattina con l’intonazione dell’inno d’Italia le prove che concluderanno la XXII edizione della competizione che coinvolge studenti e studentesse di tutta Italia

A Reggio 90 promesse della scienza impegnate nella finale dei campionati nazionali di Astronomia

«Due penne, perché una potrebbe scaricarsi, matita, gomma, calcolatrice perché altrimenti sarebbe impossibile, goniometro con righello e squadra. E adesso puntiamo alla medaglia». Pur con la sua timidezza, Asia Lo Presti, 13 anni, scuola secondaria di primo grado Quirico Filopanti di Budria, in provincia di Bologna, non nasconde la sua voglia di arrivare al podio. «Fin dai sei anni mi incuriosiva la scienza. Non credevo che sarei arrivata fino a questa finale».

Asia è tra le più giovani a partecipare alla finale nazionale dei Campionati italiani di Astronomia. Promossi dall’istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dalla Società Astronomica Italiana (Sait) e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, sotto l’egida del ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il planetario Pythagoras, sono in svolgimento oggi in riva allo Stretto presso il liceo scientifico Leonardo da Vinci. I Campionati, giunti alla loro XXII edizione, tornano quest’anno a Reggio Calabria per la terza volta, dopo le precedenti edizioni del 2011 e del 2022.

Le prove

«Questa mattina eseguiranno la prova teorica e nel pomeriggio saranno impegnati in quella pratica. In corso fino alle 13:10, dunque, la prova teorica, della durata di tre ore e mezza. Sono impegnati 90 studentesse e studenti provenienti da tutta Italia, selezionati tra i 1100 concorrenti alle prove interregionali, a loro volta selezionati tra gli oltre 12mila e 400 candidati iniziali. Le categorie sono junior 1, junior 2 e senior master, partecipano infatti studenti e studentesse dai 13 ai 18 anni», ha spiegato Giuseppe Cutispoto coordinatore del comitato organizzatore dei Campionati.

L’inno d’Italia e la cerimonia di apertura

Al cospetto della giuria composta da sette tra docenti ed esperti afferenti all’istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e presieduta da Pierluigi Veltri, i 90 concorrenti, prima della prova, si sono ritrovati nella palestra del liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria. Qui hanno intonato l’inno d’Italia in occasione della cerimonia di apertura. Poi tutti in aula per l’inizio della prima prova. Presente anche il responsabile per le competizioni internazionali Gaetano Valentini.

Come Asia ci sono altri concorrenti alla loro prima esperienza come i tredicenni Mattia Bertocchi dell’istituto Fermio Montodine di Cremona e Danilo Piacentino della scuola secondaria di primo grado Rocco Caminiti di Villa San Giovanni. Ma c’è anche la veterana reggina Chiara Luppino alla sua sesta finale nazionale. Adesso all’ultimo anno del liceo scientifico Leonardo Da Vinci nella sezione A, Chiara ha nel suo palmares già due medaglie di bronzo conquistate alle competizioni internazionali.

«Anche se ho già vissuto l’esperienza, restano l’emozione e la voglia di guadagnarsi un buon risultato. La mia passione per la fisica è nata dall’astronomia. Fin da piccola mi affascinava il cielo e mi ponevo domande sulle stelle. Poi con le lezioni sotto la cupola del planetario Pythagoras della professoressa Misiano mi sono innamorata dell’astronomia ancora di più scoprendo il mio interesse per la fisica. Non so ancora dove, ma studierò Fisica, forse la magistrale in Astrofisica». Così la giovane promessa Chiara Luppino.

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