lunedì,Aprile 29 2024

Il bilancio 2022 dei Carabinieri Forestali: nel reggino incendi diminuiti del 41% rispetto al 2021 – VIDEO

Solo mille ettari di bosco bruciati rispetto agli oltre 12 mila dello scorso anno. I dati illustrati in conferenza stampa presso il comando della Calabria e della Sicilia

Il bilancio 2022 dei Carabinieri Forestali: nel reggino incendi diminuiti del 41% rispetto al 2021 – VIDEO

«Presenti e operativi in Calabria e Sicilia, con mezzi tecnologici sempre più avanzati, in sinergia con l‘Arma territoriale, i Carabinieri forestali nel 2022 hanno ottenuto importanti risultati. Significativo è il dato in diminuzione degli incendi, specie delle aree boscate». Così il colonnello Giorgio Maria Borrelli, comandante Carabinieri Forestali della Calabria e della Sicilia, in occasione dell’odierna conferenza stampa presso la sede sita a Reggio Calabria, programmata per oggi in tutte le regioni d’Italia

Accanto al comandante Borrelli, il tenente colonnello Carmelo Parisi, comandante centro anticrimine reggino Natura di Catania, la tenente colonnello Glenda Benedetta Alesci, capo ufficio comando della Regione carabinieri forestali Calabria, la tenente colonnello Mariateresa D’Amato, comandante nucleo reggino Cites, e il tenente colonnello Pietro Marchetta, responsabile del reparto carabinieri del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Un’occasione per fare un bilancio delle attività svolte nel 2022 e per presentare il calendario Cites 2023.

Antincendio Boschivo e il protocollo con la regione Calabria

«Un bilancio lusinghiero frutto dell’importante lavoro degli oltre trecento militari attivi in Calabria, suddivisi tra le 70 stazioni operative e gli uffici centrali, e le sessanta unità suddivise nei Centri Anticrimine Natura di Agrigento, Catania e Palermo. In sinergia con la Regione Calabria, con la quale l’Arma Forestale e quella Territoriale hanno sottoscritto un protocollo in materia di antincendio boschivo, unico in Italia, sono stati conseguiti risultati soddisfacenti. Tra questi la riduzione della superficie investita dal fuoco.

Sul fronte dei controlli, tre sono stati i soggetti denunciati per aver appiccato un rogo, di cui uno colto in flagranza di reato, e trenta sono state le persone denunciate per incendio colposo», ha proseguito il comandante regionale Giorgio Maria Borrelli.

Solo mille ettari bruciati nel reggino nel 2022

Nel dettaglio nel reggino la superficie andata fuoco nel 2022 ha subito un decremento del 90% con poco più di mille ettari bruciati rispetto agli oltre 12mila dello scorso anno. A Reggio Calabria gli incendi hanno, infatti, segnato -41% rispetto al 2021.

I controlli e i numeri

«In particolare – ha spiegato ancora il comandante Giorgio Maria Borrelli – sono stati 53.889 i controlli effettuati, a fronte dei circa 40.000 dell’anno precedente, 15.642 le persone e 3.665 i veicoli controllati. Sono stati 1.324 soggetti (1264 nel 2021) deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie per varie violazioni ambientali, 1.765 i reati accertati, 509 sequestri e 17 arresti. Gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 2.387. Son o state elevate sanzioni amministrative per 3.394.324 di euro (2.535.171 nel 2021), con 92 sequestri amministrativi e oltre 2.377 (2173 nel 2021) persone sanzionate».

Il dato solo regionale reso disponibile mette in evidenza, dopo gli incendi, i reati ascritti alla tutela del territorio (cave abusive, furto di legna e/o materiale inerte, prelievo di materiale inerte dai torrenti etc.) e alle discariche di rifiuti tra quelli maggiormente commessi. Rispettivamente 77 reati commessi da ignoti e 494 persone denunciate, su un totale di 811 contestazioni e 1324 soggetti deferiti, e 49 reati commessi da ignoti e 318 persone denunciate.

Il controllo sociale e gli altri reati

«Resta alta, comunque l’attenzione sui reati legati a forti interessi economici, quali lo smaltimento illecito di rifiuti, bracconaggio finalizzato al commercio illegale di animali non solo a scopo alimentare. Siamo consapevoli della persistenza di numerose problematiche sui vari territori e auspichiamo maggiori sinergie per potervi fare fronte in modo sempre più efficace. Certamente servono controlli per disincentivare i reati e mettere in sicurezza in territorio.

Tuttavia, come l’operazione Deep sul fronte della depurazione ha dimostrato, un grande risultato si ottiene quando sono tutti gli attori coinvolti, ognuno per il proprio ambito di competenze, a concorrere alla ricerca di soluzioni ai problemi ambientali. Compresi gli Enti locali con le giuste politiche di gestione della cosa pubblica.

Il controllo sociale della stessa comunità, inoltre, è davvero essenziale. In particolare registriamo un importante aumento della consapevolezza della cittadinanza. La popolazione resta sempre meno anonima; segnala e denuncia, dimostrandosi sempre più custode del territorio», ha sottolineato ancora il comandante regionale Giorgio Maria Borrelli.

Il tracciamento dei rifiuti

«Sul fronte del deposito illegale e abbandono dei rifiuti nel 2022, abbiamo dispiegati i nostri Nipaf, nuclei investigativi provinciali di polizia ambientale e forestale. Inoltre, su disposizione del Comando generale, lo scorso anno abbiamo attivato delle convenzioni con l’albo gestore delle ditte di trasporto di rifiuti. Di concerto con Union Camere di Calabria e Sicilia, abbiamo accesso alle informazioni relative a questi gestori. Siamo così in grado di tracciare gli spostamenti dei carichi autorizzati e individuare, eventualmente, quelli non autorizzati e dunque illegali. Uno strumento che infittisce e velocizza la nostra rete di controllo», ha spiegato ancora il comandante Giorgio Maria Borrelli.

Il calendario Cites

L’occasione odierna è stata anche occasione per la presentazione del calendario Cites (Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione).

Si tratta di uno strumento realizzato dal Raggruppamento Carabinieri Cites. Attraverso di esso il comando unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari sensibilizzerà la comunità e soprattutto le nuove generazioni.


«Il messaggio centrale è quello della conservazione che unisce indissolubilmente l’ambiente e le specie che in esso vivono. È necessario un approccio olistico. Non si può, infatti, prescindere dalla tutela dell’ambiente per tutelare ogni specie. Il calendario propone dodici specie in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington, e altrettante Aree naturali protette del Mondo dove queste specie vivono. Esso sarà distribuito anche nelle scuole», ha concluso il colonnello Giorgio Maria Borrelli, comandante Carabinieri Forestali della Calabria e della Sicilia.

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