mercoledì,Maggio 1 2024

Reggio, recupero e bonifica ex Italcitrus: il comune al lavoro per riproporre il bando  

Dopo la gara andata deserta per la messa a verde dell'ex area industriale ormai degradata dove ancora insistono il capannone e le strutture che ospitavano gli uffici, l’amministrazione non demorde e avvia nuovamente la procedura

Reggio, recupero e bonifica ex Italcitrus: il comune al lavoro per riproporre il bando  

Il comune di Reggio Calabria non intende rinunciare. Dopo la recente gara andata deserta, poiché nessuna tra le imprese invitate ha presentato un’offerta, ecco una nuova determinazione del settore Ambiente. Il Comune approva ancora una volta la lettera di invito e il disciplinare di gara per riattivare la procedura. Oggetto è il recupero dell’ex sito dell’industria agrumaria Italcitrus, dismessa alcuni decenni fa. Essa insiste a Catona, quartiere costiero a Nord della Città dello Stretto.

Non è stata ritenuta un incentivo sufficiente la previsione di individuazione di un unico operatore qualificato al quale affidare, si legge anche nella nuova determinazione del settore, lo svolgimento congiunto della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori connessi all’intervento di bonifica e recupero a verde e la rimozione. E neppure l’obbligo di costituzione della garanzia provvisoria in sede di partecipazione alla procedura. La recente gara è andata comunque deserta.

Ma il comune di Reggio ci riprova. Quella cattedrale nel deserto da troppo tempo ormai degrada la zona di Catone. L’importo di 1 milione e mezzo di euro di fondi del Pon Metro, rimodulato con il programma React Eu è stato destinato a questa opera già nel 2021. Per non perdere i fondi proprio nell’estate dello scorso anno, l’amministrazione comunale di Reggio Calabria aveva impresso una certa accelerazione per addivenire ad un progetto definitivo. Progetto che poi ha approvato, pure nella versione revisionata.

Ma l’iter si sta arenando adesso nella fase dell’affidamento dell’esecuzione dell’intervento. Uno scenario che ormai da decenni deturpa l’intera zona e dove bene si innesterebbe un’area ripulita dei rifiuti da smaltire ancora presenti e arredata a verde.

I rifiuti da rimuovere

Già in sede di conferenza dei servizi decisoria lo scorso anno il dipartimento prevenzione Asp reggina aveva segnalato l’obbligo di smaltimento secondo normative delle coperture di cemento-amianto ancora presenti. Ma ci sono anche altri rifiuti da smaltire.

L’acquisto e la mancata riconversione

Rilevato con lo scopo di riconvertirlo in un centro di produzione Rai, l’ex stabilimento di lavorazione ancora è in piedi in tutta la sua fatiscenza. L’area non è mai stata riutilizzata. L’acquisto definitivo, bollato come incauto dalla magistratura contabile, risale al 2004 e fu eseguito dal Comune reggino. Sindaco era Giuseppe Scopelliti, che per questa vicenda fu condannato a risarcire il Comune stesso.

È, infatti, continua a campeggiare sulla strada Nazionale tra Gallico e Catona nel comune di Reggio. Uno scheletro arrugginito che deturpa il paesaggio costiero e un ricettacolo di erbacce e rifiuti, residui delle attività di produzione mai rimossi e smaltiti.

Un’ex fabbrica che nessuno ha voluto ricomprare, nonostante i numerosi tentativi del comune reggino di venderla all’asta. Adesso non si riesce neppure a bonificare e a recuperare.

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