Reggio, ad Arghillà iniziano (di nuovo) i roghi dei rifiuti – FOTO

Stanotte un vasto incendio ha interessato lo stradone in mezzo agli alloggi popolari Aterp del quartiere di Arghillà nord, accanto alla Piazzetta, nella periferia nord di Reggio Calabria. I cumuli di spazzatura che deturpano ormai i soliti punti critici tra i quali anche piazza don Italo Calabrò e la curva verso Modenelle, crescono giorno dopo giorno.

Lo sversamento illegale necessita di spazio per proliferare. Spazio che, in assenza delle raccolte straordinarie del Comune, viene “liberato” con le stesse logiche criminali con cui viene occupato. Un fenomeno gravissimo che segna ormai da tempo anche altre zone della città di Reggio Calabria.

Le raccolte straordinarie che il Comune ultimamente non ha eseguito ad Arghillà è anche dovuto al conferimento massimo accordato dalla Regione allo stesso comune reggino. Un tot di cui è stato chiesto un aumento, per esempio per poter sgombrare la strada del mercato a Mortara e che ancora non è stato accordato. Una richiesta che si scontra anche con il problema annoso di impianti di cui soffrono ancora la nostra regione e il nostro territorio metropolitano.

Il Comune non può raccogliere e allora “qualcun altro” rimedia e “smaltisce” in altro modo. Poco importano i danni all’ambiente e alla salute.

«I roghi inizieranno di nuovo e senza sosta aggravando la situazione già drammatica e avvelenando l’area. Per ore i vigili del fuoco sono stati impegnati per spegnere le fiamme appiccate stanotte. La transumanza dagli altri quartieri continua e senza controlli questo destino di pattumiera nel quale il nostro quartiere è ormai imprigionato non muterà direzione». Così il presidente del coordinamento di quartiere di Arghillà, Giovanni Votano.

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