sabato,Maggio 18 2024

Maria Antonietta Rositani oggi in Corte d’appello: «Giustizia per me e per chi non ce l’ha fatta»

Si apre il processo a Ciro russo, l’ex marito che tentò di bruciarla viva nel marzo 2019. La donna ripercorre il suo calvario e chiede alle vittime di violenza di denunciare gli aguzzini

Maria Antonietta Rositani oggi in Corte d’appello: «Giustizia per me e per chi non ce l’ha fatta»

Sarà nell’aula della corte d’Appello di Reggio Calabria stamane Maria Antonietta Rositani, la donna che il marito, Ciro Russo, tentò si bruciare viva nel marzo del 2019.

Dalla diretta Facebook, ieri pomeriggio, la donna ricorda che oggi sarà «ridiscussa la condanna a chi ha tentato di uccidermi ed è stato condannato in primo grado a 18 anni più tre anni di libertà vigilata. Domani a quest’uomo viene concessa la possibilità di potersi appellare per poter ottenere una diminuzione della pena».

Rositani tornerà a sentire la voce del suo carnefice, il marito dal quale per anni ha subito violenza. L’ultima volta lo aveva sentito parlare nel 2019 presso l’ospedale di Bari, quando all’interno del nosocomio era stata istituita una vera e propria aula di tribunale dove afferma «ho dovuto deporre e lui si era presentato per poter dare la sua testimonianza. Domani rivedrò di persona quest’uomo e spero con tutto il cuore che lui si sia pentito davanti a Dio del gesto che ha fatto, ma spero soprattutto che coloro che lo giudicheranno possano mettersi una mano sulla coscienza».

Rositani: «Giustizia per me e per le donne che ora sono in una tomba»

«Mi auguro di avere giustizia non solo per me, ma per tutte quelle donne  che oggi non ci sono più, che sono in una tomba ed anche per quelle che subiscono violenza tutti i giorni e hanno paura di denunciare, perchè hanno paura che questi uomini possano tornare a piede libero. Lotto per loro, lotto affinchè una donna non debba passare quello che ho passato io. Credo nella giustizia italiana, ci ho sempre creduto e spero fino alla fine.

Quel 13 marzo è stata la mia rinascita. Dio mi ha miracolato e mi ha aiutato e credo che se ha voluto tutto questo è perché io possa portare la testimonianza di amore suo verso di noi. E per tutte le donne che mi chiedono aiuto ma hanno paura di denunciare e continuano a subire, è per loro che io domani sarò in tribunale».

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