venerdì,Aprile 26 2024

Reggio Calabria, maxi rissa di adolescenti al concerto di Gué Pequeno – VIDEO

Il rapper milanese si è esibito in una festa privata ad Arghillà. Erano presenti centinaia di ragazzi

Reggio Calabria, maxi rissa di adolescenti al concerto di Gué Pequeno – VIDEO


Doveva essere una festa ma il concerto del rapper Gué Pequeno che sabato sera si è esibito nel corso di una festa privata ad Arghillà, si è trasformato in una vera e propria rissa tra i giovani presenti. Dalle immagini, che da ore circolano sui social, sembrerebbe ancora una volta evidente l’uso sconsiderato di alcool tra i giovanissimi. Bottiglie e bicchieri ormai vuoti fanno da contorno a un pestaggio che non risparmia scene di violenza ingiustificata.

Il cantante non è più sul palco ma i giovani rimasti hanno dato vita a una rissa che pone per l’ennesima volta l’accento su un disagio diffuso.
Quella che, dai presupposti, poteva essere un’occasione di socialità dopo anni di isolamento e virtualità, è stata invece sprecata. Il rapper era stato accolto dai giocatori del San Luca che, riconoscendo in Gué Pequegno un tifoso vip d’eccezione, lo hanno omaggiato durante la serata della divisa ufficiale firmata dai giocatori. Il rapper milanese, infatti, aveva già mostrato di avere un rapporto speciale con la squadra quando ad agosto scorso aveva scattato una foto mentre indossava proprio una maglia del San Luca.
Ma la festa non si è conclusa in bellezza.

Concerto di Guè Pequeno a Reggio Calabria

Le immagini restituiscono anche una realtà che fa riflettere: erano in tanti a cantare sotto il palco di Gué, tanti forse troppi e tutti rigorosamente senza mascherina come è evidente dai video. Questo mentre a Reggio Calabria si è perso il conto dei positivi e l’emergenza covid non accenna a diminuire, anzi, in controtendenza con il resto d’Italia, aumenta.

Sono mesi che la cronaca mostra un’aggressività e una violenza diffusa tra i giovani di Reggio e provincia. Dalla maxi rissa a Campo Calabro, a quella di Bagnara fino all’accoltellamento o al pestaggio all’uscita di scuola di poche settimane fa in centro a Reggio. Non si tratta più di un fenomeno isolato e questo deve costringere l’intera comunità, educativa, sociale, le istituzioni tutte, a intervenire in modo serio e programmato, partendo dalle famiglie ed entrando nelle scuole per restituire quel senso civico che, a quanto pare, si sta perdendo lasciando spazio a manifestazioni di rabbia incontrollata che somigliano sempre di più a una disperata richiesta d’aiuto.

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