Reggio, Zimbalatti su Mediterranea e Unidante: «Questione allo studio per trovare la migliore soluzione possibile»
Il rettore dell’università reggina si dichiara aperto al dialogo. Al via adesso una fase di confronto con gli enti locali e con la Regione
Notificato ai vertici della Mediterranea, prima delle festività pasquali, il verbale della recente riunione del consiglio di amministrazione dell’università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria. Il verbale formalizza l’approvazione all’unanimità della proposta di federazione tra la stessa università e la Mediterranea di Reggio Calabria. In essa si è concretizzato l’esito della riunione del consiglio di amministrazione dello scorso 28 marzo. Tale federazione, annunciata la settimana prima in consiglio comunale a palazzo San Giorgio, è stata individuata come soluzione per superare le criticità finanziarie dell’università per Stranieri Dante Alighieri.
«Siamo consapevoli del valore dell’università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio e per la Calabria. Siamo, pertanto, disponibili e aperti al dialogo e al confronto. Abbiamo appena ricevuto il verbale. Adesso studieremo approfonditamente le carte. È prematuro parlare di una soluzione già individuata. Non è ancora tempo per ufficializzare o escludere la federazione, oggetto della proposta approvata. Quello che posso dire è che affronteremo la situazione nel migliore dei modi possibili, interloquendo e investendo gli enti locali e la Regione». Lo ha affermato Giuseppe Zimbalatti, rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria.
Dunque, la proposta apre a una fase di confronto. Al termine di questa sarà individuata la soluzione per supportare l’istituzione culturale reggina, una delle tre università per stranieri d’Italia, che attraversa un momento di grandi difficoltà finanziarie.
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