giovedì,Maggio 2 2024

Gazebo a Reggio, il Tar dà ragione al Comune

Su tre ricorsi ne sono passati due. Per il terzo concessa la sospensiva: si entrerà nel merito a novembre

Gazebo a Reggio, il Tar dà ragione al Comune

Nuovo capitolo della vicenda dei gazebo e dell’occupazione del suolo a Reggio Calabria. Il Tar ha dato ragione al Comune di Reggio in relazione a ricorsi che erano stati presentati da esercizi commerciali avverso i provvedimenti di sgombro delle strutture collocate sul corso Garibaldi.

I ricorsi

Erano tre i ricorsi contro il Comune avverso i provvedimenti di sgombro delle strutture del corso. La sospensiva del provvedimento è stata bocciata per due ricorsi e invece accolta solo per una e si discuterà nel merito a novembre (sembra che il provvedimento emesso dal Comune presentasse un’incoerenza). Dunque le due decisioni del Tar sono in linea con la volontà di cambiamento, intrapresa dal Comune reggino.

Gazebo, a che punto siamo?

Ma la vicenda dei gazebo e, in generale, dell’occupazione di suolo a Reggio, è proseguita nei giorni scorsi nel tavolo convocato a palazzo San Giorgio dal sindaco ff Paolo Brunetti, alla presenza delle associazioni di categoria, dell’assessore alle Attività produttive Angela Martino, del presidente della commissione comunale Attività produttive, Carmelo Versace insieme a Michelangela Vescio, capo area patrimonio architettonico della Soprintendenza ai beni culturali.

Come si ricorderà dal primo gennaio 2024, cessate le semplificazioni per l’occupazione di suolo pubblico, consentite (e prolungate di un anno) per l’emergenza Covid, per le pratiche tornerà a esprimersi con parere la Soprintendenza. Vescio ha espresso apprezzamento per l’operazione in corso da parte del Comune e ha annunciato la volontà di ampliare il vincolo paesaggistico in modo da renderlo corrispondente al piano de Nava (da quartiere di santa Caterina alla zona Stadio, fin sopra la via Possidonea).

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