Sbarco notturno a Reggio per 470 migranti, accoglienza macchiata dalle solite criticità

Ha lasciato la banchina di ponente del porto di Reggio Calabria questa mattina presto senza sapere ancora se la destinazione sarebbe stata Lampedusa oppure il mare aperto per soccorrere altri migranti. Intorno alle 3:30 la nave Dattilo della Guardia Costiera aveva fatto ingresso nel porto reggino, dopo avere lasciato quello di Messina. Lì erano già sbarcati 200 migranti, tra i quali anche nuclei familiari e due bimbi di pochi mesi.

Due sbarchi in uno

Qui a Reggio, dopo le operazioni di ormeggio e di allestimento, è iniziato lo sbarco. I primi a scendere sono stati i 389 migranti, prevalentemente uomini e provenienti da Lampedusa. Varie le nazionalità: principalmente subsahariani, ma ci sono anche bangladesi, eritrei e tunisini.
Sbarcati poi circa 80 migranti soccorsi in mare, per i quali saranno interamente espletate a Reggio le procedure di foto identificazione e le visite mediche.

Coordinati dalla prefettura, con le forze dell’ordine al porto anche la protezione civile San Giorgio, il personale della croce rossa e operatori delle ong. Presente anche il coordinamento diocesano sbarchi e gli altri volontari.

Lunghe attese seduti a terra e poi al sole

L’Usmaf, ufficio di sanità marittima, con un solo medico per oltre 450 persone provvederà alle visite mediche dell’ottantina di persone soccorse in mare e arrivate a Reggio. Già stremati dal viaggio in mare, hanno visto a Reggio le prime luci di questo nuovo giorno che già si preannunciava segnato da ulteriori attese, non nelle migliori condizioni. Alcuni di loro nelle more si sono addormentati a terra (e continueranno a farlo nel corso della mattinata e oltre) dove erano stati invitati a sedersi. Con l’avanzare del giorno, però, non sono stati più confortati dalla brezza della notte ma si sono ritrovati invece esposti al sole. Qualche nuvola passeggera con una leggerissima pioggia, in questa circostanza preferibile, ha presto fatto spazio ad un estivo cielo assolato.

Una condizione di disagio che ha riguardato anche gli altri migranti provenienti da Lampedusa che sempre al porto, seduti a terra o nel tentativo di riposare, stanno completando le operazioni di foto identificazione, prima dei trasferimenti in pullman.

Quella struttura che non c’è più…e che adesso sarebbe servita

Il porto di Reggio Calabria non è più attrezzato e non esiste alcuna struttura in cui i migranti possano attendere dignitosamente, specie con le alte temperature di questo periodo, al riparo dal sole. Abbiamo già avuto modo di ricordare che proprio su quella banchina una struttura era stata allestita e quasi completata, salvo poi essere smantellata ancora prima di entrare in funzione. Proprio quella banchina è tornata adesso ad essere punto di sbarchi frequenti.

Disagi e criticità

È ancora buio quando, dopo la prima accoglienza offerta dai volontari che hanno distribuito succhi e merendine, è iniziata per i migranti l’attesa seduti a terra sulla banchina di approdo, ciascuno con il suo carico di fatica, di dolore e di tristezza. Occhi stanchi, alcuni sorridenti al momento di incontrare quelli dei volontari, pronti ad aiutare e parlare con loro. Altri più tristi e meno inclini a concedersi, in questo momento pieno ancora di incognite, un lampo di serenità. Qualche momento di leggerezza con qualche canto intonato dai volontari. Poi ancora attesa. Questa volta l’acqua c’è stata subito e per tutti (anche se la giornata è ancora lunga) ma non sono mancate le criticità legate ai pochi bagni chimici (solo quattro per oltre 450 persone) e questa volta anche senza carta igienica. Poi la colazione con fette biscottate e marmellata da spalmare e mangiare con le dita.

Trasferimenti a scaglioni

Anche in questa circostanza, al porto i pullman per i trasferimenti presso la palestra della scuola media Boccioni di Gallico, dove permangono ancora una cinquantina di migranti, molti dal precedente sbarco di dieci giorni fa. Trasferimenti dettati dai tempi del completamento della fotoidentificazione avviata al porto dopo le 7. Dei circa 470 migranti, solo un gruppo si fermerà a Reggio. Gli altri, dopo gli adempimenti necessari ad opera della questura – le attività di prima accoglienza sono state già espletate a Lampedusa per 389 migranti – saranno subito trasferiti verso altre destinazioni.

La palestra della scuola dismessa

L’associazione Protezione Civile San Giorgio di Reggio Calabria ha già predisposto la palestra della scuola media Boccioni di Gallico, periferia Sud della città dello Stretto. Le 170 brandine all’interno della palestra e i posti dentro i moduli abitativi, garantiscono circa 350 posti, ma sempre per permanenze brevi.

Lampedusa al collasso

Uno sbarco a Reggio Calabria in notturna e non prorogabile perché la nave Dattilo doveva tornare il prima possibile disponibile per altri soccorsi in mare o per raggiungere nuovamente Lampedusa, dove i ritmi dell’accoglienza sono incessanti.

Oltre 2300 persone a fronte di una capienza di 400 nell’hotspot in contrada Imbriacola a Lampedusa. Solo nella giornata del 30 giugno gli sbarchi sono stati quindici e con 565 migranti. Un livello di sovraffollamento che costituisce la cartina al tornasole del consistente fenomeno migratorio in atto. I riflessi di questa pressione sull’isola si spingono fino a Reggio Calabria. Co con quello di stanotte, crescono gli arrivi dei gruppi provenienti da Lampedusa e funzionali al completamento della fotoidentificazione e al solo trasferimento versi altre destinazioni indicate dal Viminale.

Il sesto arrivo da Lampedusa nel 2023

Si tratta del sesto arrivo da Lampedusa, funzionale al piano riparto del Viminale, che si registra al porto reggino in questo 2023. Il primo in notturna. Con le 389 persone in arrivo, il numero dei migranti passati dalla città dello Stretto per essere solo foto segnalati e trasferiti quest’anno arriva supera 3mila. Sei approdi per trasferimento che si aggiungono ai cinque sbarchi dopo soccorso in mare (com’è stato anche quello odierno). Quindi arrivano a circa 2mila i migranti che hanno toccato la terraferma a Reggio Calabria, sempre in questo 2023. Tra maggio e giugno in due sbarchi ne sono arrivati quasi 1200.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google