giovedì,Maggio 2 2024

Salme sparite al cimitero di Cittanova, fino a 3.000 euro per comprare un loculo

Le presunte strategie del parroco per la vendita dei loculi messi sul mercato dietro corrispettivo di una “offerta volontaria” che poteva essere più di due volte superiore a quella prevista dai regolamenti cimiteriali

Salme sparite al cimitero di Cittanova, fino a 3.000 euro per comprare un loculo

di Vincenzo Imperitura – Cancellate da decenni, ma ancora ottime per accampare diritti non dovuti: ci sono finite, loro malgrado, anche le ex confraternite religiose del paese nel vortice di interessi e malaffare costruito (letteralmente) tra i cipressi del cimitero di Cittanova, nel reggino. Protagoniste del panorama culturale e religioso della cittadina della Piana per buona parte del secolo scorso, le confraternite (Sacra famiglia, Preziosissimo sangue del redentore, San Rocco, I e II Santissimo) riservavano per i proprio affiliati una serie di loculi cimiteriali custoditi in alcune cappelle presenti nel cimitero di Cittanova. E proprio quelle cappelle, in cui negli anni erano state tumulate più di 700 salme, rappresentano il “salto di qualità” per gli indagati, che del cimitero avevano fatto la propria “riserva”. Un gioco sporco che, costruito con i crismi di una vera e propria speculazione edilizia, vedrebbe coinvolti anche un  paio di parroci che di quelle cappelle – e dei relativi loculi rimessi arbitrariamente in vendita – si sarebbero appropriati a suon di autocertificazioni false.

Le confraternite sciolte nel 2007 e il ruolo del parroco

Inattive da decenni, le confraternite di Cittanova furono sciolte definitivamente, con atto ufficiale dell’allora vescovo della diocesi Bux, nel lontano 2007. Lo stesso atto prevedeva contestualmente la restituzione delle cappelle mortuarie di cui le stesse confraternite erano concessionarie al Comune di Cittanova. Ed è qui che i conti cominciano a non tornare.

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