Riace, attesa oggi la sentenza di secondo grado su Mimmo Lucano
Per l’ex sindaco famoso in tutto il mondo, accusato di illeciti sull’accoglienza ai migranti, la Procura Generale ha chiesto 10 anni e 5 mesi di reclusione
L’attesa sta per finire. Ancora qualche ora e Mimmo Lucano conoscerà il suo destino giudiziario. È infatti previsto oggi davanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria il verdetto di secondo grado del processo in cui è imputato l’ex sindaco di Riace, accusato insieme ad altre 17 persone di illeciti sulla gestione dei progetti di accoglienza ai migranti nel piccolo centro del reggino. Dopo le repliche del pm i giudici di piazza Castello si riuniranno in camera di consiglio.
Nel corso dell’ultima udienza i difensori di Lucano, gli avvocati Giuliano Pisapia e Andrea Daqua, hanno dato corso alle loro requisitorie tentando di ribaltare la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri del 30 settembre del 2021, con cui il sindaco del ‘modello Riace’ era stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione e a 700mila euro di risarcimento, “per avere strumentalizzato il sistema di accoglienza dei migranti, diventato un comodo paravento dietro cui occultare le vistose sottrazioni di danaro pubblico”.
La procura generale reggina, al termine della requisitoria, ha chiesto per l’ex primo cittadino riacese una pena di 10 anni e 5 mesi di reclusione.
