venerdì,Maggio 3 2024

Sentenza Cassazione su Falcomatà, Panella: «La Severino è una legge liberticida»

Il legale del sindaco: «Per due anni è stata tolta la libertà alla persona democraticamente eletta dal popolo di governare»

Sentenza Cassazione su Falcomatà, Panella: «La Severino è una legge liberticida»

«C’è stato un sindaco sospeso per due anni per un fatto che poi hanno detto non meritava nemmeno la punibilità».Così Marco Panella, uno dei due legali che hanno difeso il sindaco Giuseppe Falcomatà nel processo Miramare. «Se il tribunale, paradossalmente, avesse ritenuto che c’era stato un tentativo, come ieri ha detto a Procura generale, se Falcomatà fosse stato condannato per il tentativo non poteva essere sospeso per la legge Severino perchè non prevede il tentato ma solo la fattispecie consumata. Questa è una legge liberticida perchè toglie la libertà alla persona democraticamente eletta dal popolo di governare. È irrinunciabile e improcrastinabile una riforma delle Severino che veda quantomeno la parola definitiva nella sentenza».

Il Miramare bis, manca il danno

La decisione di annullamento senza rinvio, un reato mai consumato fa vedere in maniera differente anche il secondo rinvio a giudizio per Falcomatà, ossia quello relativo alla mancata costituzione nel processo Miramare, ossia il processo “Miramare bis”. Sicuramente dal punto di vista giuridico ci sono influenze. Per Panella «Sotto il profilo di merito la decisione di ieri sgrava il carico delle vicenda. Abbiamo una sentenza che dice che non c’è stato nessun vantaggio e nessun danno. Che sotto il profilo del capo d’imputazione del vantaggio che sarebbe stato arrecato a se stesso e ai consiglieri, per la mancata costituzione nel “Miramare bis” impone qualche riflessione. La Procura, alla luce della sentenza di ieri, potrebbe valutare se conviene portare avanti questa ipotesi di abuso o modificarla ritenendo che ci sia stata una omissione di atti di ufficio, che non prevede la sospensione ai sensi della Severino. Se non c’è un vantaggio o un danno ci sarebbe un comportamento inerte da valutare se doloso o colposo».

L’avvocato Caiazza

«Annullamento senza rinvio. La Corte ha addirittura superato la prescrizione, dietro la quale poteva ripararsi. Un processo che non doveva nemmeno iniziare». Lo ha detto ieri sera all’Agi, Giandomenico Caiazza, l’altro avvocato difensore di Giuseppe Falcomatà dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna per abuso d’ufficio del sindaco di Reggio Calabria. «l’ennesima conferma della pericolosità micidiale del reato di abuso in atti di ufficio, strumento attraverso il quale, in combinato disposto con la incredibile legge Severino, la giurisdizione è messa nella condizione di alterare, senza pagare mai alcun dazio, il normale corso delle istituzioni democratiche. Spero si tragga da questa ennesima vicenda la definitiva convinzione sulla necessità di un drastico, urgentissimo intervento riformatore», ha concluso Caiazza.

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