Alba di fuoco a Mortara, vasto incendio dentro il mercato domato dai vigili del fuoco – FOTO

Vasto incendio si è propagato all’interno dell’area mercatale di Mortara, zona periferica a sud di Reggio Calabria. Tre gli automezzi, con otto vigili del fuoco, allertati dagli operatori mercatali, sono intervenuti per spegnerlo. Hanno lavorato per oltre un’ora per domare le fiamme. Il fumo ha invaso tutta l’area circostante piena di abitazioni.

Un altro risveglio infernale e traumatico per i residenti che da tempo protestano contro il degrado in cui sono costretti a vivere e che ancora attendono che il Comune chiuda la “strada della vergogna”. A fuoco spesso i cumuli di rifiuti che invadono tutta la zona, ormai una discarica a cielo aperto.

Sono andati a fuoco dei bins, contenitori in mastica forati utilizzato per il riciclo, insieme a tutto ciò che c’era dentro.

Quando il fuoco è stato appiccato il mercato era già aperto (è operativo già dalle 3:30), dunque accessibile.

La voce degli operatori commerciali

«Da un pò non registravamo episodi di questa natura. Mentre i roghi ricominciano, ancora siamo in attesa che l’Amministrazione ci dia risposte sul completamento del mercato, sulla sua agibilità e di conseguenza sulla nostra regolarizzazione. Su quel fronte tutto tace. Non avendo una utenza regolare e non potendo contare sulla raccolta dei rifiuti ad opera del Comune, noi provvediamo con ditte private a nostro carico. Una condizione che in tutte le sedi è stata ampiamente documentata». Così Domenico Agliarà, presidente cooperativa Ortofrutticola Ora Reggio Calabria.

«Purtroppo noi operatori mercatali non subiamo soltanto la condizione di non essere, nostro malgrado, in regola, ma anche quella di essere bersaglio di chi vuole nuocerci. Non siamo certamente noi a danneggiare noi stessi. Saremmo dei folli a dare fuoco nel posto in cui operiamo tutti i giorni. Indossiamo la mascherina per i veleni che vengono sprigionati», conclude Domenico Agliarà.

La voce dei residenti

«Alla vigilia della manifestazione (domani alle 16 a piazza Italia ndr) organizzata dai comitati di quartiere per denunciare gli enormi disagi subìti da alcune delle periferie cittadine, con particolare riguardo alla disastrosa gestione dei rifiuti, la comunità di San Gregorio ha vissuto uno degli ormai abituali risvegli traumatici.

Stamattina all’alba, l’ennesimo incendio di rifiuti, dalle dimensioni paurose, ha lambito le abitazioni più prossime all’area mercatale e avvelenato l’aria dell’intero quartiere». È quanto dichiara il comitato di quartiere San Gregorio Vedo, Sento, Parlo.

L’incendio, dal quale promanavano inquietanti fumi neri, stavolta è avvenuto proprio all’interno dell’area mercatale, anziché nel cosiddetto stradone di Mortara.

L’episodio ha ancora una volta esasperato gli animi dei residenti e dei componenti del Comitato del quartiere. A riprova dell’assenza delle autorità pubbliche, l’area mercatale di Mortara continua a essere teatro di gravissimi reati ambientali, malgrado le denunce circostanziate e costanti dei cittadini.

Sembra evidente che della salute della nostra comunità e della tutela dell’ambiente non importi a nessuno se non a noi stessi», denunciano i componenti del Comitato, preannunciando la propria adesione alla manifestazione di domani e la volontà di procedere fino a quando le istituzioni competenti non risolveranno effettivamente l’annoso, disastroso problema.  

Fumi velenosi

«Continuiamo a respirare i fumi velenosi dei cumuli di rifiuti continuamente incendiati, nella sostanziale indifferenza delle istituzioni. Al Comune di Reggio Calabria ha fatto rientro da qualche il giorno il sindaco Giuseppe Falcomatà. Gli è ben nota la situazione: auspichiamo che la affronti prioritariamente e la risolva.

Ci chiediamo cosa ancora dovremmo fare per potere esercitare il nostro sacrosanto diritto alla salubrità dell’ambiente. È vergognoso non riuscire a garantirlo ai nostri bambini, ai nostri anziani, alle persone più fragili.

Qui, i rifiuti continuano a bruciare e noi continuiamo a fare i conti con una  terribile “paura di respirare” inalando di continuo fumi tossici. Qui, i rifiuti continuano a bruciare e ad andare in fumo è anche la nostra fiducia nelle istituzioni

A certe latitudini, infatti, ad essere abbandonati non sono soltanto i rifiuti, ma, evidentemente, anche i cittadini, che, scorati, non hanno più parole da aggiungere». Così conclude il comitato di quartiere San Gregorio Vedo, Sento, Parlo.

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