giovedì,Marzo 28 2024

Reggio, commercianti di Mortara: «Quando sarà completato il mercato?» – FOTO e VIDEO

Una situazione in stallo da quasi 12 anni, quella del mercato agroalimentare di Mortara, nella periferia Sud di Reggio Calabria. I commercianti attendono dal Comune risposte sul completamento dell'opera.

Reggio, commercianti di Mortara: «Quando sarà completato il mercato?» – FOTO e VIDEO

«Attendiamo dall’amministrazione comunale reggina una risposta in merito al completamento di questo mercato. Gli anni continuano a passare e noi abbiamo già perso molto e ci chiediamo cosa dobbiamo fare».

Così Domenico Agliarà, presidente della cooperativa Ora che, anche se con un cambio di denominazione, esiste da sessant’anni e raccoglie oggi 24 commercianti ortofrutticoli.

Ancora in attesa, da oltre un decennio con gli altri operatori economici del centro agroalimentare di Mortara, nella zona Sud di Reggio Calabria.

Quasi 12 anni di invisibilità

Dal 2011 vivono nell’invisibilità, lavorando in una struttura inagibile perché incompiuta, dopo lo smantellamento del mercato di via Aspromonte a Reggio. Vorrebbero qualche risposta più concreta dall’amministrazione comunale reggina.

Una condizione aggravata dal contesto ambientale fortemente degradato della zona in cui il mercato insiste. Numerosi sono anche gli episodi incendiari hanno riguardato lo stesso mercato anche nelle scorse settimane.

«Noi abbiamo chiesto più volte di poter installare un impianto di videosorveglianza. Ma non abbiamo potuto farlo e così conviviamo anche con questi episodi che ci danneggiano da tutti i punti di vista», ha spiegato ancora Domenico Agliarà.

La chimera del completamento

Qualcosa sembra muoversi sul fronte dell’iter di completamento, ma il contenzioso tra la ditta che non ha eseguito tutti i lavori e il Comune di Reggio ancora si trascina, contribuendo a rendere i tempi ancora incerti.

«In occasione del nostro ultimo incontro, il sindaco Brunetti ci aveva detto che i soldi ci sono e che sarebbero stati anche disponibili per il completamento dell’opera. Noi abbiamo dato tutta la disponibilità anche a collaborare per quando i lavori dovranno avere luogo ma siamo ancora in attesa», ha sottolineato Domenico Agliarà.

L’eterno contenzioso

Vorrebbero, dunque, qualche segnale, i commercianti, specie a seguito dell’approvazione con decreto del funzionario delegato all’attuazione del Decreto Reggio, il sindaco ff del comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, del disciplinare di incarico professionale accettato dal Laboratorio Tecnologico Calabrese. I tecnici dovranno eseguire un’approfondita verifica della sicurezza strutturale dell’infrastruttura esistente. Risalente allo scorso gennaio.

Vorrebbero risposte anche a seguito della recente pronuncia della sezione Esecuzioni mobiliari del Tribunale di Reggio che, accogliendo l’istanza cautelare presentata dal comune ha sospeso l’esecuzione del pignoramento richiesto dal curatore fallimentare dell’impresa LaFatre, in causa con l’amministrazione stessa. Dopo il mancato completamento dell’opera, la ditta vuole adesso far valere dei crediti. In questa sede cautelare il tribunale ha dichiarato le somme, riferite al Decreto Reggio con cui era stata finanziata l’opera, impignorabili perché vincolate alle destinazioni originarie, tra le quali il completamento del centro agroalimentare di Mortara. Il contenzioso, tuttavia, prosegue.  

Un’opera incompiuta, dunque inagibile, ma anche l’unica in cui gli operatori hanno potuto continuare a lavorare per garantire approvvigionamento di frutta e ortaggi alla comunità. Un commercio che, comunque, ha accusato colpi pesanti in questo decennio, complice anche il degrado circostante, con discariche abusive disseminate nelle vicinanze. Un degrado che anche loro subiscono e al cui contenimento contribuiscono, occupando una struttura che altrimenti sarebbe stata abbandonata.

«Senza di noi abbandono e incuria»

«Siamo spesso visti come coloro che degradano quest’area piena di discariche e spazzatura. Invece noi siamo impegnati a mantenere la struttura, ne abbiamo cura. Se così non fosse sarebbe già stata vandalizzata», conclude Domenico Agliarà, presidente della cooperativa Ora.

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