sabato,Maggio 4 2024

Pinacoteca di Reggio, chiude la mostra “Rara avis” di Antonio Affidato – VIDEO

L’esposizione del giovane figlio d’arte sarà itinerante e approderà al museo di Crotone

Pinacoteca di Reggio, chiude la mostra “Rara avis” di Antonio Affidato – VIDEO

Sculture identitarie e preziose, le opere di Antonio Affidato salutano la città dello Stretto e sono già pronte a nuove esposizioni. Si è chiusa stasera alla pinacoteca civica della città dello Stretto, la mostra “Rara Avis”, inserita nei festeggiamenti per il 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.

Sei teste che raccontano storie anche a chi la storia Magna Grecia non la conosce. Così è successo che il volto nero di Medusa ispirasse e intrigasse, in queste mesi, anche piccoli visitatori. Questa è l’arte: incuriosisce e avvicina. Compito svolto alla perfezione allora dal curatore Emanuele Bertucci, che nel pomeriggio ha presentato il saluto dell’esposizione alla città.

Un successo che ha fatto sì che la mostra, in scadenza il 9 settembre, fosse prorogata di un mese. Come chiarisce Paolo Battaglia del Leo Club distretto 108ya che ha veicolato l’artista a Reggio è «Un momento di gioia e felicità perché la città aveva bisogno di vedere nei giovani qualcosa che potesse farla rinascere. Una valorizzazione delle eccellenze. Un risultato che ha visto emergere un professionista come Antonio Affidato».

Per l’assessore comunale alla Cultura Irene Calabrò è «un’occasione per parlare alla città delle nostre radici. In questi mesi i visitatori hanno potuto ammirare le opere che sono state parte integrante di performance artistiche, per dimostrare che l’arte non è statica. È solo l’inizio della collaborazione: giovani emergenti come Antonio vanno sostenuti anche perché la città che ne ha beneficiato».

Laureato a Brera, Affidato, come sottolinea il curatore, «avrebbe potuto rimanere fuori, ma non solo è tornato, ha intrapreso una strada che l’ha portato a Reggio. Dove c’è stata la prima ufficiale. A Reggio e non a Crotone, sua città d’origine. Che sarebbe stata una scelta scontata.

Emozionato l’artista saluta Reggio. «Sono emozionato e triste, più in ansia ora che per l’inaugurazione. È stato un bellissimo viaggio sia a livello personale che professionale. Un puzzle che ha fatto sì che la mostra dicesse la sua nelle celebrazioni dei bronzi. La mostra non si ferma a Reggio sarà itinerante e viaggerà in altri siti. Saremo con altri pezzi al museo di Crotone».

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