venerdì,Aprile 26 2024

Confartigianato denuncia: «Meno prestiti alle imprese mentre crescono i depositi e l’usura»

La richiesta è di avere banche di investimento per il mezzogiorno e forti investimenti nei fondi di garanzia per non azzerare la speranza di una economia che pure tra mille difficoltà resiste e cresce

Confartigianato denuncia: «Meno prestiti alle imprese mentre crescono i depositi e l’usura»

«Continuano a diminuire i prestiti bancari alle imprese, il trend non si è arrestato nemmeno negli ultimi mesi del 2019. Si alza, sempre più, il livello dei depositi bancari malgrado i rendimenti siano ridotti ai minimi storici. Questo testimonia uno situazione di sfiducia e paura nel futuro che può essere capito quando il fenomeno emerge tra i cittadini non può essere accettato quando proviene dalle istituzioni bancarie  o peggio viene provocato dalle istituzioni di governo del paese».

Questa la denuncia di Confartigianato Reggio Calabria che mette nero su bianco dati allarmanti per le imprese calabresi.

«E’ vero che la Calabria, secondo i dati è quella che ha subito un minore decremento rispetto al resto del paese, ma questo flusso statistico è dovuto ad una disparità di erogazione del credito, storica. In Calabria da sempre non si eroga credito e quindi anche una sia pur lieve diminuzione , rappresenta una calamità. Si aggiunga a ciò, i tassi elevatissimi applicati rispetto ad altre realtà regionali e ci troviamo di fronte una situazione drammatica. Aggravata, da un contesto generale che vede la presenza mafiosa gestire, direttamente o indirettamente il mercato del credito illegale con la borsa sempre aperta per gli imprenditori  in difficoltà e che spesso sono costretti ad infilarsi in un vortice demolitore della persona e dell’azienda.

L’assenza del credito fa crollare gli investimenti in attrezzatura e tecnologie oltre a creare una crisi di liquidità alle aziende e nel tempo sbatte fuori dal mercato le imprese. Il Governo, ora annuncia una banca del mezzogiorno che esiste già da tempo ma non funziona per salvare l’ennesimo istituto bancario e contemporaneamente sono azzerati anche i fondi di prevenzione all’usura che svolgevano una funzione di argine ad un fenomeno sommerso ma che rischia di diventare esplosivo nel prossimo futuro. Confartigianato chiede vere banche di investimento per il mezzogiorno e forti investimenti nei fondi di garanzia per non azzerare la speranza di una economia che pure tra mille difficoltà resiste e cresce».

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