domenica,Aprile 28 2024

Incendi in Aspromonte, i sindacati: «Grazie a tutti i Vigili del fuoco in prima linea per gestire l’emergenza»

Auspicata una necessaria e maggior sinergia fra gli enti in campo, senza alcun bisogno di primazia, che porterebbe anche notevoli benefici alla “macchina del soccorso” garantendone una maggiore efficienza

Incendi in Aspromonte, i sindacati: «Grazie a tutti i Vigili del fuoco in prima linea per gestire l’emergenza»

Riceviamo e pubblichiamo dalle sigle sindacali dei vigili del fuoco:

 L’Aspromonte piange le sue vittime e il primo pensiero non può che andare a loro, persone tragicamente strappate alla vita, alla loro storia e agli affetti dei propri cari, mentre i danni ambientali al momento sembrano essere inquantificabili.  L’ultima battaglia simbolo contro gli incendi che quest’anno hanno profondamente ferito l’Aspromonte – dopo quella attorno alla Valle Infernale e alla Faggeta patrimonio dell’Unesco – quella contro il vasto incendio che ha interessato l’Area Grecanica tra i comuni di Africo, Roghudi, Bova e Roccaforte del Greco, sembra finalmente volgere al termine. 

Un incendio, quest’ultimo, che dall’undici agosto per oltre due settimane, ha visto i Vigili del Fuoco in prima linea con l’impegno continuo dei DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento) per il coordinamento dei mezzi aerei, mentre le squadre a terra bonificavano i tanti focolai covanti rilevati dall’alto con i Droni del Nucleo SAPR VF.  Adesso che l’emergenza incendi sembra voglia concedere una tregua, le Scriventi Segreterie e Coordinamenti Territoriali, desiderano esprimere pubblicamente l’apprezzamento e un grande plauso per l’infaticabile impegno profuso dai Vigili del Fuoco, che va ben oltre il semplice dovere istituzionale. Tutti, con abnegazione, si sono prodigati su ogni singolo intervento, dimostrando grande attaccamento e senso del dovere, rinnovando quel rapporto che li lega in maniera particolare al territorio e ai suoi cittadini. 

Tutti indistintamente, anche i colleghi delle sezioni operative giunti dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte, dalla Toscana, dalle Marche, dal Lazio e dalla Lombardia per dar manforte ai Vigili reggini, si sono spesi senza riserve. Emblematico per noi è l’episodio dei colleghi componenti una sezione operativa della Toscana ai quali a tre di loro è stato necessario sostituire gli stivali da intervento poiché il calore dell’incendio, sul quale stavano lavorando per lo spegnimento, ne aveva sciolto letteralmente le suole. 

Infine ma non per ultimo, ai colleghi che si sono infortunati nelle fasi più concitate dell’emergenza, dove l’imprevedibile solo grazie alla loro prontezza e al corretto uso dei dispositivi di protezione individuale non si è trasformata in tragedia, va il nostro augurio di pronta guarigione.  Nel sottolineare il ruolo essenziale svolto dai Vigili del fuoco, non si può omettere di pensare che, già da domani sia necessaria la programmazione di un vasto, serio ed articolato piano di prevenzione e rimboschimento del nostro patrimonio arboreo in Aspromonte e nelle colline sottostanti. 

Ove ciò non avvenisse, dopo “l’emergenza incendi” con le prime piogge di settembre/ottobre, ormai riconducibili a veri e propri fenomeni tropicali brevi ma molto intensi, ci troveremmo ad aprirne una nuova relativa a frane e smottamenti per l’intuibile opera di cedimento di una montagna priva per ampi tratti di alberi e macchia mediterranea che possano trattenerla.  Sarebbe altresì auspicabile una necessaria e maggior sinergia fra gli enti in campo, senza alcun bisogno di primazia, che porterebbe anche notevoli benefici alla “macchina del soccorso” garantendone una maggiore efficienza. 

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