domenica,Maggio 12 2024

Rilancio Aeroporto di Reggio, Occhiuto: «Sappiamo di dover agire velocemente. Saranno i vettori ad indicare le nuove tratte» – VIDEO

All’indomani della pubblicazione della manifestazione di interesse, oggi presso la Camera di Commercio il secondo tavolo per il rilancio dello scalo dopo quello della settimana scorsa in Cittadella. Presente anche l’amministratore unico di Sacal Marco Franchini

Rilancio Aeroporto di Reggio, Occhiuto: «Sappiamo di dover agire velocemente. Saranno i vettori ad indicare le nuove tratte» – VIDEO

Cambia strategia la Regione, dopo i tre bandi con gli oneri di servizio pubblico andati deserti per incrementare i voli al Tito Minniti di Reggio Calabria.

«Lo scorso anno avevamo le risorse degli oneri di servizio ed eravamo speranzosi di introdurre al Tito Minniti nuovi voli. Evidentemente le tratte individuate non erano appetibili. Con questa manifestazione di interesse saranno le compagnie entro settembre a dover indicare le tratte alle quali sono interessate e poi inizierà l’interlocuzione. Il tutto precederà i bandi.

Siamo consapevoli di dover correre per intercettare le compagnie nel momento in cui saranno impegnate nella loro programmazione. Da qui la pubblicazione a ridosso di Ferragosto dell’avviso esplorativo. Contestualmente, verso i primi di settembre mi recherò a Bruxelles per discutere della deroga in materia di aiuti di Stato. Abbiamo già chiesto di essere autorizzati al fine di procedere con l’investimento dei 120 milioni di euro previsti. Di questi, trenta milioni sono destinati al rilancio del Tito Minniti. Pensiamo di ricorrere al sistema di incentivo per numero di passeggeri».

Così il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha spiegato come e da dove si riparte per il rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria. Lo ha fatto in occasione del secondo tavolo di discussione, dopo quello svoltosi la scorsa settimana in Cittadella, su impulso del presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana che oggi ha introdotto l’incontro. Presente al tavolo anche l’amministratore unico di Sacal Marco Franchini. In sala anche il sindaco ff del comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, e gli assessori comunali ai Trasporti e alle Attività produttive, rispettivamente Mimmo Battaglia e Angela Martino.

La soddisfazione della Camera di Commercio

«Siamo soddisfatti di questa interlocuzione fattiva avviata in Camera e dalle categorie produttive con in coinvolgimento del Comune e della Città Metropolitana. Interlocuzione poi portata in Cittadella e all’attenzione di Sacal. Oggi questo nuovo momento a Reggio Calabria.

Il rilancio dell’aeroporto dello Stretto merita che le Istituzioni dialoghino e trovino soluzioni per superare le criticità che certamente esistono. Oggi il presidente Occhiuto e l’amministratore Sacal Franchini hanno offerto le loro analisi e rilanciato le loro visioni. Si lavorerà insieme. Dopo l’incontro odierno già calendarizzato il terzo, il prossimo 23 agosto alle ore 12, presso lo scalo Tito Minniti». Lo ha annunciato il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana.

Le risorse: aiuti di Stato e oneri di servizio

Per quanto riguarda l’incremento di voli nello scalo di Reggio, il presidente Occhiuto delinea anche altri scenari.

«Unitamente ai 120 milioni di euro che rendiamo disponibili con il fondo di Sviluppo e Coesione e che chiederemo all’Europa di poter spendere così, abbiamo anche ottenuto da Enac l’autorizzazione a una procedura negoziata con le compagnie aeree per qualche tratta coperta con gli oneri di servizio pubblico. Dunque i tredici milioni di euro, rimasti inutilizzati per i bandi andati deserti per Bologna, Venezia e Torino, potranno ancora essere investiti per lo scalo reggino. Dobbiamo capire se con la delicata procedura negoziata o con nuovo bando. Purtroppo la questione degli oneri di servizio e degli aiuti ci vincola a dover giustificare l’intervento. Per esempio non possiamo utilizzare queste risorse per incrementare i voli da e per Roma e Milano, perché sono già operativi nello scalo.

Con il senno di poi, dico che forse avremmo potuto bandire la tratta per Roma con gli oneri di servizio. Forse il bando sarebbe andato a buon fine ma, all’epoca, c’era già l’accordo con Ita e quindi si è proceduto diversamente. Per incrementare quelle tratte possiamo pensare a risorse di marketing, svincolate da tutta una serie di valutazioni invece stringenti per il ricorso agli oneri di servizio. Siamo disponibili anche a questo. C’è però da considerare che, purtroppo, forse ancora manca la fiducia nel fatto che questo scalo possa intercettare l’utenza siciliana e acquisire il ruolo centrale che le spetta nell’area dello Stretto. Sui collegamenti e sull’intermodalità si sta lavorando e si deve continuare», prosegue il presidente Occhiuto.

Aeroporto strategico anche in vista del ponte sullo Stretto

«Io sono davvero convinto che l’aeroporto di Reggio sia strategico. Ci credo al punto che vorrei che questa infrastruttura rappresentasse in concreto uno dei risultati più importanti conseguiti durante il mio mandato. Un’infrastruttura strategica anche in chiave ponte sullo Stretto. Sono ottimista e fiducioso anche per le interlocuzioni molto positive già avviate con alcune compagnie come Ryanair, interessata, con il ricorrere di determinate condizioni, a volare su Reggio Calabria», ha concluso il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

A ribadire la volontà di rilanciare lo scalo di Reggio anche l’amministratore Unico di Sacal Marco Franchini. Sottolineando la straordinarietà di questo nuovo investimento di 120 milioni di euro per gli aeroporti calabresi da parte della Regione, bolla come eccessivamente stringenti alcuni requisiti imposti dall’Europa alle compagnie per volare. Requisiti che diventano un ostacolo specie per scali, come quello di Reggio Calabria, che dal minimo indispensabile devono risalire la china.

«Non ci aspettavamo che i bandi andassero deserti. Sono però fiducioso – ha dichiarato l’amministratore di Sacal Marco Franchini – che le autorevoli interlocuzioni avviate dal presidente con il ministro possano conseguire un allentamento dei requisiti per l’erogazione degli oneri di servizio. Per esempio le costose fideiussioni, la perentorietà degli orari e del numero dei posti e il prezzo del biglietto.

Una maggiore elasticità forse avrebbe determinato anche un diverso esito dei bandi che ritengo siano recuperabili. Altro elemento fortemente penalizzante è rappresentato dall’impossibilità che più soggetti possano concorrere su una stessa destinazione coperta dagli oneri di servizio. Se ciò fosse consentito, si eviterebbero speculazioni tariffarie e prezzi eccessivi».

Nuova promessa: nuovi voli con la prossima summer season e l’interesse di Ryanair

«Oggi, a oltre un anno dal mio insediamento, non ci sono nuovi voli rispetto a Roma e Milano con Ita ma non dobbiamo dimenticare che la condizione di partenza di questo scalo. Era molto più che fallimentare. Dunque volare su Reggio, con requisiti anche rigidi, non è stato evidentemente appetibile per le compagnie.

Purtroppo oggi lo scalo vive del minimo indispensabile ma sono fiducioso nell’opera del presidente Occhiuto e confido che la prossima summer season porterà nuovi voli. Incoraggianti sono state anche le interlocuzioni con la compagnia Ryanair. Potrebbe concretizzarsi l’ipotesi di una base nello scalo reggino.

Con 21 collegamenti settimanali richiesti per fare base, sarebbe superato il problema della limitazione. Vista la frequenza dei voli, l’equipaggio avrebbe i requisiti richiesti per atterrare senza ulteriori attività di addestramento. A breve comunque saremo pronti anche con la procedura messa a punto da Enav per mitigare la restrizione», ha proseguito l’amministratore Sacal, Marco Franchini.

I bandi di ammodernamento

«Il progetto industriale prevede un ritorno utile dell’aeroporto di Reggio entro il 2027. Continueremo a lavorare per questo. Intanto in questo anno abbiamo aggiudicato tutti i progetti di ammodernamento dell’emendamento Cannizzaro. Quasi tutti i lavori sono anche iniziati e saranno completati entro il prossimo marzo. L’eccezione è rappresentata dal bando dell’aerostazione.

Quello che ho ereditato si limitava all’adeguamento sismico. Lo abbiamo migliorato con criteri architettonici ed estetici pregevoli. I costi sono lievitati da 11 milioni a 22 milioni di euro richiesti dalla ditta aggiudicataria con la quale si è aperto un contenzioso. Entro un mese valuteremo se rescindere il contratto oppure proseguire», ha proseguito ancora l’amministratore Sacal, Marco Franchini.  

«Siamo adesso impegnati anche nella redazione del masterplan che dovrà essere pronto entro il prossimo 21 settembre. È intenzione nostra, come sollecitati anche dal presidente Occhiuto, condividere la programmazione con il Comune e gli stakeholder territoriali. Già abbiamo avviato con il Sindaco e l’Autorità di sistema portuale dello Stretto la messa a punto di un biglietto unico tra Reggio e Messina, per incentivare l’essenziale intermodalità nell’area dello Stretto.

Con il Comune dobbiamo discutere anche dell’abbattimento di un abbaino, del depuratore e del centro di raccolta rifiuti presenti nelle aree adiacenti allo scalo. Azioni di bonifica saranno necessarie per l’infrastruttura che entro il 2027 dovrà essere pienamente rivitalizzata. Intanto accogliamo con favore il prosieguo dell’iter per la realizzazione dello svincolo autostradale», ha concluso l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini.

In attesa dei risultati

«Apprezziamo la condivisione delle strategie di Regione e Sacal per il rilancio dell’aeroporto di Reggio. L’interlocuzione, frutto anche di precedenti confronti in Cittadella con Comune e Città Metropolitana, in atto sta delineando delle prospettive. La nostra, dunque, è una posizione dialogante e pienamente collaborativa con Sacal. Se i risultati arriveranno non ci sarà motivo di tornare a considerare la gestione autonoma dello scalo che è e resta una soluzione estrema. Nostro unico interesse è il futuro dell’aeroporto reggino. La manifestazione di interesse pubblicata dalla regione apre nuovi scenari. Confidiamo che i risultati questa volta arrivino. Restiamo convinti che sia politica la scelta di non rilanciare lo scalo, pertanto, restiamo vigili e attendiamo i risultati», ha commentato il sindaco ff del comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

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